Fricò o fricandò di verdure
Sapori e colori dell’orto si fondono nel fricò o fricandò. E’ questo un piatto della cucina povera contadina e ne esistono versioni diverse, con ingredienti diversi, in tutte le regioni italiane ed estere.
Nella cucina italiana la somiglianza evidente è con
- la Peperonata (senza melanzane e di frequente con patate),
- con la Caponata siciliana,
- con la Cianfotta
- La cianfotta napoletana, in genere preparata per il riutilizzo del manzo bollito di patate, pomodoro e cipolle. È di solito condita con peperoncino ed origano.
- La cianfotta ventotenese, cucinata con ortaggi di stagione che si coltivano tradizionalmente nelle campagne di Ventotene, come asparagi, fave, carciofi e piselli.
- con la Ciambotta
- La ciambotta lucana, a base di salsiccia, peperoni, cipolle, uova, pomodoro, prodotti tipici delle montagne della Basilicata.
- La ciambotta pugliese, a base di pesce tipico della Puglia.
- La ciambota cilentana, composta da melanzane, patate, peperoni e, a volte, pomodori in padella.
- La ciambotta della zona di Benevento, composta da patate, fagiolini, zucchine e foglie di bietola.
- Il ciabotto abruzzese composto da ortaggi di stagione melanzane, zucchine, pomodori, patate, cipolle con le varianti da paese a paese
- la Ratatuia piemontese e ligure.
Nella cucina del mondo, notevole è la somiglianza
- con la Ratatouille provenzale.
- con il Pisto spagnolo,
- il Lecsó ungherese,
- il Briami greco (che include anche le patate),
- un piatto turco, l’ Imam bayaldi prevede l’utilizzo di piccole melanzane tagliate nel senso della lunghezza come vassoi nei quali servire la pietanza.
- In Bosnia, Serbia, Croazia, Montenegro, si utilizzano le uova e si chiama Sataras.
***
Qui in Romagna si usano principalmente zucchini di grosse dimensioni (ai quali vengono asportati i semi), melanzane, cipolle e pomodori. Ogni verdura nella quantità disponibile ed era più o meno ricco a seconda delle possibilità familiari e delle stagioni. A volte veniva arricchito con pezzi di carne avanzati. Era un piatto gustoso nel quale si poteva anche intingere il pane
Il fricò è ottimo come contorno e può essere usato per fare una frittata con le uova o come condimento per la pasta.
Ingredienti per i peperoni ripieni di Fricò
Peperoni tanti quanti sono i commensali, 3 belle cipolle, 2 o 3 melanzane, 4 zucchini, 4 o 5 pomodori maturi ma sodi, sale e pepe, abbondante olio, formaggio tipo Asiago q b.
Preparazione
Preparate il fricò di verdure (o fricandò)
Lavate bene le verdure e tagliatrle a tocchetti. Passate ogni verdura in olio, in padella una per una: pronta la prima, toglietela dalla padella (tenendo questa leggermente inclinata), mettete la successiva fino ad aggiungere i pomodori (che sono gli ultimi). Riunite tutte le verdure in una padella. Salate, pepate ed insaporite per una decina di minuti mescolando perchè non attacchino.
.
.
Preparare i peperoni ripieni:
lavate e tagliate i peperoni in senso orrizzontale. Togliete loro il torsolo, i semi e le parti bianche.
Riempiteli, quindi, con il fricò e pezzetti di formaggio.
Cuocete in forno già caldo a 230 gradi per 1 ora circa, o finchè i peperoni saranno appassiti. Lasciate riposare qualche minuto e servire caldo.
.
.
.
Vino
un buon bianco secco, corposo dal gusto asprigno: (Pignoletto dell’ Emilia) o anche un rosso giovane (Sangiovese di Romagna).