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I mercenari 3

Creato il 19 settembre 2014 da Jeanjacques
I mercenari 3
Prima o poi, ve la fanno tutti. Quando la gente sa che ti piace il cinema o che, peggio ancora, gestisci un blog dove fai finta di intendertene, parte sistematica quella domanda. Ma a te, che tipo di film piacciono? E qui, quindi, spunta il feroce dilemma. Come lo spieghi a una persona, che magari ha pure una soglia dell'attenzione piuttosto bassa, che guardi un po' di tutto? Eh, prevalentemente guardo film drammatici, però quando sono ben fatti anche qualcuno ben più cazzone, sai, magari anche qualche cosa coreana e un cartone animato. Bene, una frase simile e la frittata è fatta, potete passare come il sapientone di turno o come il peggiore degli idioti. Sfortunatamente, a me il più delle volte è capitata la seconda, Eppure rimango così, con la voglia di spararmi le pippate d'autore da cinema d'essai insieme a qualcos'altro di, non dico idiota, ma decisamente più leggero. Perché l'aspetto ludico è forse una delle forme più importanti dell'apprendimento, basti pensare che è relegato alla soglia infantile e che proprio durante gli anni dell'infanzia si sviluppano le nozioni basilari. Certo, uno prima o poi deve imparare a crescere, anche... ma come possiamo vedere da questi simpatici vegliardi tutto testosterone e voglia di menare, la crescita in certi casi è solo anagrafica.

Poom #3! Paff #3! Ratatatatram #3! Shoom #3! Sock #3! Patatrack #3! Aaaargh #3! Ehy man #3! Motherfucker #3! Nooooo #3! Blam #3! Ouhm #3! Blerch #3! Crash #3! Badabumchacha #3!

Quella degli expendables è un'avventura produttiva davvero strana. Il primo film fu un qualcosa di davvero orribile, con una regia ai limiti del dilettantesco da parte di uno Sly così convinto da far sembrare il tutto un'auto-parodia; la vera sorpresa la riservò il secondo, così demenziale ed esagerato da far vedere i vari protagonisti fregarsi le battute che li hanno consacrati nella storia del cinema action oltre che a darsi dei vegliardi da soli. Viste le pieghe che il trend aveva preso, quindi, aspettavo questo terzo capitolo, speranzoso di farmi quattro risate in nome dell'azione più coatta e tamarra possibile. Non so ancora dire se sono stato accontentato a sufficienza, perché il giudizio è stato un qualcosa di davvero difficile da dare. Questo film infatti non possiede la bruttura dell'esordio su grande schermo di questa strampalata squadra di mercenari ma manco i guizzi del bis, mettendosi in una scomoda via di mezzo che non lo fa distinguere in nessun'altra maniera. Tutto sembra essere realizzato secondo la norma, la regia è abbastanza fluida e quasi tutti sembrano essere in parte. Pure l'esagerazione c'è, ma è rigorosamente controllata, non superando mai quel limite in grado di distinguere questo film dal prodotto medio. Va tenuto conto anche il fatto che la produzione non è stata una delle più felici, erano stati scritturati un sacco di attori - pure quella bellezza di Milla Jovovich! - che però hanno dovuto dare forfait all'ultimo a causa di un sovrapporsi d'impegni, Wesley Snipes doveva entrare già nel due ma un problema di evasione fiscale (al quale accenna pure il suo personaggio nel film) lo ha costretto a tre anni di carcere, mentre Bruce Willis è stato mandato a casa perché richiedeva un compenso troppo alto, facendo subentrare al suo posto quella vecchia gloria di Harrison Ford, mentre il nostro Sly ha cercato di convincere Me Gibson a dirigere il tutto senza limitarsi a interpretare il villain, cosa che ha portato via altro tempo prezioso alla produzione. Alla fine l'ingrato compito è toccato a tal Patrick Huges, conosciuto solo per un cortometraggio e qualche videoclip, che sembra non aver avuto troppi problemi rilevanti nel gestire un budget di novanta milioni di dollari - che poi tutti quei soldi potevano essere dati in beneficenza anziché essere usati per un film simile è un altro discorso. La regia appare abbastanza sicura e le scene di battaglia sono montate senza che accadono i campionari di nonsense sequenziale del primo episodio, anche se in un paio di micro-sequenze non tutto sembra svolgersi nella giusta maniera. Quello che però non da una giusta coerenza al film è il continuo alludere al fatto di una prima guardia, in contrapposizione alla nuova squadra messa su da Barney, senza che però la cosa diventi parte integrante del film. Sembra un piccolo particolare messo a caso, che non viene mai approfondito del tutto - non che ci si aspetti un'introspezione da cinema cecoslovacco, ma almeno le tempistiche basilari della commedia sì - e che oltre a un paio di sorrisi in un paio di punti da poco altro. Forse questa è un'avvisaglia che quella degli expendables doveva essere un simpatico esperimento di revival destinato a durare un solo ciclo, anziché essere spremuto fino all'osso [perché sono già al lavoro su un terzo seguito, che credete...], perché le cose da dire non erano moltissime e continuando si raschierà il fondo del barile sempre più. Io confido che si sappia ritornare all'ironia cazzone e ignorante del due, in quel caso potrei anche ricredermi e continuare a seguire questi strambi personaggi anche nelle missioni più improbabili. Ma io sono uno che trova divertenti i film dei Transformers, Vendetta del caduto a parte, quindi magari non faccio testo...

Metà strada sudata e scomodissima. Comunque sì, c'è anche Banderas e vederlo in mezzo a questi agglomerati di steroidi lo fa apparire un grissino. Ma meglio qui che in un mulino con Rosita, senza dubbio.Voto: 
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