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Il cavaliere dei desideri di Kinley MacGregor

Creato il 06 settembre 2011 da Junerossblog
Il cavaliere dei desideri di Kinley MacGregorC’era una volta un cavaliere duro, burbero, addestrato alla guerra e incapace di amare.
C’era una volta una donzella (abbastanza oca, a dire il vero), che sognava un cavaliere capace di portarla via dal maniero di suo padre e donarle l’amore.
C’era una volta una storia gia’ letta e riletta raccontataci da Kinley MacgGregor: Il cavaliere dei desideri. Peccato pero’, La conquista del cuore, sempre facente parte di questa saga, era stata a suo tempo una lettura deliziosa, e finora l’unico romanzo di questa autrice che veramente mi sentirei di consigliare.
Dunque allora, fatevi raccontare un po’ di questa donzella di 22 anni( oltre il fiore della giovinezza, secondo i canoni medioevali), cosi intelligente, coraggiosa e indomita che scommette con se stessa di far ridere un cavaliere “tutto di un pezzo”. E come pensa di riuscirci? Ma raccontandogli delle barzellette, naturalmente!! “Quanti scandinavi ci vogliono per accendere un fuoco? Nessuno, perche’ preoccuparsi del fuoco quando c’e’ un monastero sulla montagna”. L’avete capita? Si? Ed allora cortesemente, abbiate pieta’ di me e spiegatemela. Gia’ che ci siete, spiegatemi anche questa: Quanti scandinavi ci vogliono per accendere un fuoco? Due, uno per accendere il fuoco e l’altro per confendere la faccenda”. Sicuramente altre lettrici avranno apprezzato ‘sta cosa delle barzellette, ma a me a dir la verita’, ha dato leggermente sui nervi.(Decisamente avro’ qualcosa della femminista sfegatata in me, infatti quando in un romanzo la donna appare come un’oca...non so, brucerei il romanzo. )
C’e’ da dire, ad ogni mdo, che Nel cavaliere dei desideri, la MacGregor non ci nega la sua scrittura leggera ed ironica. Infatti le battute che si lanciano i due fratelli sono molto divertenti, cosi come alcune situazioni in cui i protagonisti si ritrovano. Quando leggerete dell’assalto del cinghiale, beh, lasciate un commentino per farci sapere se vi ha divertito. E come non versare qualche lacrima quando Draven si finalmente dichiara ad Emily?
Insomma, se potete sopportare gli orrori di battitura, le cretinate varie che l’eroina fa e dice, la “tranciatura” di pezzi di storia ( Il mistero legato agli assalti del villaggio e conseguente smascheramento del cattivo viene riassunto in poche righe, grrr!), e non vi preoccupate di chiudere un romanzo che vi ha dato per tutta la lettura una sensazione di déjà vu , sicuramente coglierete il piacere di leggere una storia che non ha nulla di pretenzioso, ma che alla fine si riscatta con una dichiarazione d’amore che vale tutta la lettura.
Juneross
Il cavaliere dei desideri di Kinley MacGregor
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