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Il cavaliere oscuro – Il ritorno – Christopher Nolan

Creato il 09 aprile 2013 da Maxscorda @MaxScorda

9 aprile 2013 Lascia un commento

Il cavaliere oscuro - Il ritorno
E’ indubbio che Nolan rappresenti per il Batman cinematografico cio’ che Frank Miller fu negli anni ’80 per il Batman del fumetto.
In entrambi i casi la missione fu non tanto svecchiare il personaggio, quanto toglierlo da una bidimensionalita’ cartoonistica per proiettarlo in una dimensione oscura e drammatica alla quale in fondo, il personaggio deve il successo dei primi anni di vita, quelli della gestione Kane, suo creatore.
Nolan come Miller, ha strappato Batman dall’incubo dei popcorn e dei ragazzini urlanti e al posto di un bambolotto da scaffale basso, ha restituito un uomo di carne, sangue ed incubi, un bambino terrorizzato riuscito a salvarsi grazie ad un amico immaginario, un mostro che sconfigge i suoi nemici, tiene lontano il male e argina il dolore che lo perseguita. 
Immagino non sia stato facile riuscire nell’impresa, in fondo a Hollywood conoscono bene il valore della famiglia media della domenica pomeriggio ma Nolan evidentemente sa come vendere e vedersi e l’ha dimostrato in imprese ben piu’ complicate, "Inception" su tutte.
Terzo capitolo quindi per il Cavaliere Oscuro, otto anni dopo la tragica conclusione del secondo film che ci restituisce un Bruce Wayne disintegrato nel corpo e nella mente che puo’ permettersi di nascondersi in una Gotham quasi pulita da ogni crimine importante. Bane, un criminale micidiale che si scoprira’ molto, molto vicino al passato di Wayne, ha un suo piano per distruggere Gotham e Batman, in ogni senso possibile.
Confesso che l’inizio mi ha lasciato perplesso e non tanto per una serie di imprecisioni macroscopiche di soggetto e tecnica, quanto per la banalita’ di certe situazioni e caratterizzazioni. Lo spettacolo non si fa attendere, anzi Nolan sa offrire ancora una volta qualcosa di nuovissimo ma c’e’ un senso di imperfetto che infastidisce non poco.
Poi la storia prosegue, incalza e sa anche sorprendere, merito di Bane, criminale al quale non si darebbe mai del pazzo, tanto il suo pensiero e’ lucido e affilato. Del resto la sua rivoluzione a Gotham e’ speculare con quanto avvenne a Mosca e in tutta la Russia in quell’Ottobre del 1917, il socialismo reale di chi e’ piu’ uguale degli altri e che conosce bene la differenza tra caos e liberta’, il che non si puo’ dire per "noi il popolo", quel presunto 99% in cerca di un padrone al quale si lascia la facolta’ di leccargli la mano.
Non la buttero’ in politica come tenta qualche imbecille in perenne campagna elettorale ma e’ certo che il soggetto sfrutta il semplice assunto che massa non corrisponde a democrazia laddove non e’ ancora chiaro che "democrazia diretta" e’ un tragico ossimoro.
Ad ogni modo, dopo quasi tre ore di film, a stento si percepisce il tempo trascorso, impegnati a riprendere a respirare con regolarita’ e fregarsene bellamente delle imperfezioni o degli errori.
Straordinario Nolan e straordinari tutti gli interpreti, Bale sempre in forma, Michael Caine un gigante, Oldman finalmente alla sua altezza e ancora una volta applausi per Joseph Gordon-Levitt, attore che di pellicola in pellicola cresce esponenzialmente e Tom Hardy, altra grande promessa che Nolan ben conosce.
Mi e’ piaciuta meno Selina/Catwoman ma e’ una mia questione privata col fumetto.
Musiche di Zimmer che non ce n’e’ per nessuno, per quanto sfiorino senza raggiungere le precedenti con James Newton Howard ma non di meno in grado di proiettare le immagini direttamente nello stomaco e nelle ossa.
Lo si accetti, c’e’ Nolan e qualcun altro che oggi danno un senso ad Hollywood e possono togliere la patina unta dalla parola Cinema USA.

Scheda IMDB


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