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Il controllo delle menti e la finta libertà: l’ipnosi sociale

Creato il 09 giugno 2012 da Tnepd

Il controllo delle menti e la finta libertà: l’ipnosi sociale

Ciao a tutti, come va?

Provo ad affrontare il discorso del controllo delle menti, l’ipnosi sociale, la libertà   di facciata dietro alle quali è tutto in mano al potere che controlla anche la nostra vita privata e i nostri pensieri.

Come avrete capito non si può creare in proprio nessuna grande azienda, partito, associazione, religione, neanche un centro sociale, niente, neanche un gruppo facebook perchè come a me rendono impossibile fare gli inviti per impedire che la gente prenda riferimento in me.

Quindi accade che tutto ciò che si vede in giro è controllato dalla massoneria inglese e americana o loro alleati (come potrebbe essere la chiesa, la mafia,e altre organizzazioni apparentemente indipendenti).

Se non si è dei loro non si può fare niente, neanche aprire una pizzeria perchè ti mettono dentro cattiva gente, ti danno multe, ti chiedono il pizzo e ti inducono a chiudere oppure a fare quello che vogliono loro. Che in alcune casi può essere bene perchè se rispetti il regolamento, per esempio l’igiene, o l’uscita di sicurezza, è ottimo. Però se la rispetti e ti danno lo stesso una multa per ricattarti diventa pessimo. E poi magari al ristorante loro affiliato non c’è igiene e non gli danno la multa. A te chiedono il pizzo e agli altri no. A te parlano male dietro le spalle e agli altri no.

E da qui deriva il discorso dell’”in” e dell’ “out”. Essendo che fuori c’è solo degrado, violenza, prostituzione, povertà, droga, precariato, solitudine, chiunque per sopravvivere in tutti i modi cerca di diventare “in” cioè inserirsi in un’azienda, in un partito, in una parrocchia, in qualcosa pur di sentirsi dentro e avere un lavoro, degli amici, delle possibilità, un  ambito, partecipare ad una festicciola, trovare un partner.

Se uno è “in” e si vive il mondo da dentro  con i suoi colleghi, i suoi compagni, i membri del suo partito o gli amici della sua parrocchia,   riesce a superare il muro  sentendosi forte del numero con le spalle coperte. Se invece uno è “out” non riesce a rompere le barriere della comunicazione, del mondo del lavoro, dell’associazionismo, si sente spaesato, solo, si sente male, beve, non esce di casa, si sente uno sfigato, ha paura di tutto, va sui sito porno, o se è una donna gioca col gatto, e cose assurde.

E in questo modo avviene il controllo sociale delle menti anche se apparentemente c’è libertà.

Ad uno sembra di poter scegliere in che azienda lavorare, che partito votare, che amici frequentare, che prodotti comperare.

Ma in realtà ci sono solo loro aziende, loro partiti, loro parrocchie, loro media, loro clan mafiosi, loro organizzazioni, loro leggi, loro poliziotti, tutto è loro e ti devi adeguare, inserirti in qualcosa di loro, fare tutto quello che vogliono loro, altrimenti in un attimo rimani senza lavoro, senza amici, senza ragazza, senza soldi, in balia del nulla, della povertà, del disagio, dell’emarginazione.

Tutto ciò che non è loro e in cui la gente potrebbe prendere riferimento viene represso, chiuso, ostacolato. Esistono solo realtà controllate da loro (i massoni inglesi e americani e i loro alleati) e in un modo o nell’altro bisogna fare tutto quello che vogliono loro obbedendo ai loro ordini dall’alto.

In un’azienda sembra normale che uno prenda lo stipendio e debba obbedire, ma non è normale se i prodotti sono dannosi, se l’azienda inquina, se c’è sfruttamento. Questo avviene anche a livello di leggi nella vita di tutti i giorni, avviene a livello di partiti, di religioni, di amicizie, di scuole, di qualsiasi cosa. Anche a scuola sembra normale imparare quello che viene insegnato, ma se è falso e inadeguato non è normale.

Soprattutto avviene quando uno finisce la scuola e l’università   e cerca di inserirsi nel mondo del lavoro e deve adeguarsi facendo tutto quello che gli viene imposto nella maniera decisa da loro.

Se fosse che nel mondo regnasse la pace, l’ambiente fosse salvaguardato, ci fosse prosperità, si stesse bene, potrebbe essere giustificabile. Ma purtroppo nel mondo regna il caos, la violenza, la distruzione, la povertà e ogni genere di peggio cosa. E la gente ha paura e per cercare di sentirsi dentro, partecipe, fare qualcosa, e non essere “out”, si mette nelle fauci del leone che gli impone cosa fare controllando la sua mente deviando la sua rabbia verso un nemico esterno creato ad arte in un inutile guerra tra poveri.

La soluzione è sentirsi “in” lavorando comunque per il bene comune, conservando la propria identità, il proprio modo di ragionare, svolgendo un lavoro utile, aiutando gli altri, vivendo, formando il proprio comitato autonomo , seguendo lo stile di vita schiettista.

Perchè d’altra parte mettersi contro a tutto il mondo non si riesce.

Sottomettendosi completamente al potere inevitabilmente si viene presi dalla propaganda che ti induce a indebitarti  per possedere oggetti, per sposarti e fare figli,  per comprare qualcosa nella speranza di essere felice. E poi quando sei pieno di debiti a quel punto sei costretto a fare tutto quello che vogliono loro rivolgendoti a loro in ginocchio per avere un lavoro, una casa, un ruolo nella società, e pagare i debiti.

E questo avviene anche socialmente con gli stati, le aziende, i partiti, le organizzazioni che inevitabilmente si indebitano delegando il loro controllo alle banche creditrici.

Non è facile essere liberi a questo mondo, anche se sembra che si possa fare quello che si vuole. C’è un controllo stretto che induce la gente a mettersi nelle mani del potere e fare tutto quello che vogliono loro. E non lavorano per il bene comune, ma per il loro sporco interesse.

Grazie dell’attenzione.


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