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Il fantasma dell’Opera di G.Leroux

Creato il 19 marzo 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Gaston Louis Alfred Leroux;

Il fantasma dell’Opera di G.Leroux
Gaston Louis Alfred Leroux (Parigi, 6 maggio 1868 – Nizza, 15 aprile 1927) è stato un poeta, giornalista e scrittore francese.

Si interessò di critica teatrale, di cronaca giudiziaria, di cronaca nera, e durante la Prima Guerra Mondiale fu corrispondente di guerra e inviato.

La sua impressionante produzione affascina il lettore grazie a personaggi sfaccettati e ad uno stile conciso e schematico.

 


Il fantasma dell’Opera di G.Leroux
Titolo: Il Fantasma dell’Opera
Autore: Gaston Leroux
Edito da: Newton & Compton
Prezzo: 4,00 €
Genere: Narrativa Classica, Giallo, Horror
Pagine: 258 p.
Voto:
Il fantasma dell’Opera di G.Leroux

Il fantasma dell’Opera di G.Leroux

Trama: Erik, il cui volto deforme lo costringe a vivere nascosto nei sotterranei del Teatro dell’Opera, s’innamora della dolce Christine, cantante inesperta e bellissima. Grazie agli insegnamenti del Fantasma, la voce della ragazza, a sua volta innamorata del visconte Raoul, diverrà sublime. Ma per un fantasma è difficile sfuggire all’oscurità e, soprattutto, vivere un amore impossibile.

 

Citazione: “Christine si alzò a sua volta, circondò la testa del giovane con le sue belle braccia tremanti e gli disse: “O fidanzato di un giorno, se non vi amassi non vi offrirei le mie labbra. Per la prima e ultima volta, eccovele.”
Lui le prese ma il buio che li circondava fece sentire un urlo così straziante che i due fuggirono come alle prime avvisaglie di una tempesta, e ai loro occhi, dove dimorava il terrore di Erik, prima che potessero scomparire nella foresta dei tetti, si mostrò, in alto, al di sopra di loro, un immenso uccello notturno che li guardava con i suoi occhi di brace, e che sembrava aggrappato alle corde della lira di Apollo
!”

Recensione:

Parigi ha un magnifico Teatro dell’Opera, impreziosito da stucchi e marmi, luminoso e vivace in superficie. Pochi sanno, però, che esso cela un’anima oscura e spaventosa. Sotto lo sfavillante palcoscenico, infatti, si nasconde un labirinto sotterraneo, fatto di botole, passaggi segreti, grotte e un lago spettrale. Qui vive Erik, deforme sovrano di un regno di tenebra e solitudine, la cui storia ci viene narrata con un abile espediente come una cronaca di storia realmente accaduta. Il suo amore per la musica lo spinge a tentare disperatamente di attraversare il baratro che, a causa della sua deformità, lo separa da un’esistenza normale. Erik è un personaggio indimenticabile: ha una voce seducente e un potere spaventoso che usa per conquistare la giovane cantante Christine, simbolo di una bellezza irraggiungibile e di una impossibile felicità. La trama si svolge in modo lineare, narrando il triangolo tra Erik, Christine e il nobile Raoul, tenendo il lettore col fiato sospeso grazie  una scrittura accattivante e lasciandolo alla fine con la consapevolezza che l’orrore del fantasma non è il suo volto sfigurato ma la sua anima nera.

A mio parere, questo è un romanzo bellissimo, al pari di Dracula o Frankenstein. Il mito di quest’opera si fonda su una mescolanza di generi: la fiaba (chiaro il rimando alla Bella e la Bestia), il giallo, l’horror, il feuilleton, il genere romantico-avventuroso, il grand-guignol.

Il Fantasma vanta una serie impressionante di rielaborazioni teatrali, cinematografiche e televisive. L’ultima, in ordine di tempo, è la trasposizione cinamatografica del bellissimo musical scritto da Andrew Lloyd Webber diretta da J.Schumacher. Di seguito, la scena del film che si riferisce al brano citato.

 

Booktrailer:


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