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Il grande e potente Oddo (o sull'estate)

Creato il 07 giugno 2014 da Spaceoddity
Oggi, con una festa, si è concluso, emotivamente, un anno molti aspetti unico nella mia carriera professionale. Restano solo una manciata d'ore e le nostre riunioni.

Il mio primo anno svolto per intero nella scuola statale, l'anno del mio drastico (e doloroso) cambio di rotta da una classe di concorso a un'altra: o forse sarà la bella stagione, il caldo della giornata, l'atmosfera festosa che mi fanno pensare a questo come a un primo anno, ciò che io voglio che sia.
Il grande e potente Oddo (o sull'estate)Un anno nel quale ho imparato la necessità della leggerezza, lo sgombero di ogni zavorra. Un anno anche difficile, del quale già tendo a vedere le mie ombre e le mie rigidità. Un anno nel quale trovare un contatto con i ragazzi non è stato mai una passeggiata, tranne in poche giornate più luminose.
Eppure non cambierei mai quest'anno. E non credo che potrò dimenticare i miei alunni, con la loro pigrizia, con la loro demotivazione, con la loro rabbia, ma anche con la loro improvvisa serietà, con la loro necessità di arenarsi in sé stessi e fuggire, con il loro bisogno di prendersi gioco di tutto e di tutti (sarà difesa?).
"Il grande e potente Oddo" - come mi hanno chiamato a un certo punto in una classe, per qualche strana assonanza con il film di Sam Raimi -  è diventato qualcosa d'altro, qualcun altro. E non lo devo solo alle persone, ma alla mia diversa disponibilità, alla mia frattura che mi ha dato accesso a un nuovo modo di lavorare; no, scusa, di essere.
C'è ancora tanto da fare, ovvio, ma se poi - come oggi - entra l'estate, vien proprio voglia di rimboccarsi le maniche e fare un po' di piazza pulita.

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