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Il nudo va bene ma solo se è “donna”.

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Il nudo va bene ma solo se è “donna”.

I curatori del Leopold Museum di Vienna hanno selezionato in questi mesi una trentina di capolavori di nudo maschile da esporre in mostra dal 19 ottobre 2012 al 28 gennaio 2013 (QUI per saperne di più). Questo evento è nato a seguito di una semplice constatazione, ovvero la presenza esclusiva, negli ultimi duecento anni, di nudo femminile esposto durante le fiere artistiche, a fronte delle moltissime opere disponibili che ritraggono uomini ma mai presentate durante eventi e mostre.

Infatti, se la bellezza del corpo maschile è stata esaltata dalle culture del passato, possiamo notare come nell’arte moderna e contemporanea il nudo maschile sia stato in definitiva censurato senza motivo, dando spazio esclusivamente a corpi di donna, anche fortemente sessualizzati.

Da repubblica.it, però, apprendiamo questo:

“Nulla di scandaloso né di dissacrante o quantomeno di inedito. Eppure, inaugurata solo pochi giorni fa, la mostra nackte männer, uomini nudi, ha già scatenato tra i benpensanti di Vienna un mare di polemiche per i suoi “connotati immorali e corruttori”. Torme di bacchettoni hanno subito dichiarato guerra al museo e alla sua “indecorosa” esposizione”.

Insomma, finchè si tratta di donne possiamo definirla arte, mentre se vi sono uomini nudi si arriva a parlare addirittura di immoralità, corruzione e decoro.

L’articolo li definisce “benpensanti”, io al contrario li definirei “malpensanti”, frutto di quella cultura farcita di stereotipi sessisti e omofobici.

Come ben sappiamo il bigottismo impone una morale a senso unico, che veda la donna come oggetto di giudizio e di desiderio e mai come fruitrice e utente di contenuto; di contro l’uomo deve rivestire un ruolo di “autorità” è non può essere “smutandato”, pena la perdità di virilità e dignità.

A quanto pare la malizia che certi soggetti hanno trovato in queste opere d’arte sta nella paura della bellezza e della sensualità del proprio sesso, sintomo di un’omofobia imperate.

Spesso siamo state erroneamnete accusate su questo blog di moralismo, quando abbiamo tentato di sensibilizzare riguardo alle questione di genere e alla rappresentazione stereotipata e artefatta dei due sessi attraverso i diversi canali di comunicazione per scopi commerciali. Ad accusarci sono stati quasi sempre gli stessi soggetti che poi gridano allo scandalo quando vedono un corpo nudo maschile all’interno di un opera d’arte.

Lo ribadiamo ancora una volta: il corpo umano, femminile o maschile che sia, non ha nulla di scandaloso. La malizia spesso risiede davvero negli occhi di chi guarda. La nudità ci rappresenta in quanto esseri umani e il nostro corpo è uno strumento fortemente comunicativo. Ma per molti forse non è sempre così.

Quindi viva il nudo, solo se femminile. E viva l’ipocrsia!



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