Magazine Cucina

Il Papa, la Religione ed un Marito Ateo…

Da Maritoallaparmigiana

Buongiorno a tutti! Non mi sono dimenticato di cucinare, non temete! Qualcosina in padella per domani c’è già!

Oggi però è successa una cosa mentre io e la mogliettina facevamo la spesa ed ho riflettuto un poco.

Chiunque viva in una città dotata di centro commerciale o comunque di un supermercato di discrete dimensioni, avrà indubbiamente notato la presenza di extracomunitari (legali o meno, non ne ho idea) che vendono calze, accendini, panni, cinte, cd piratati di qualunque cosa al mondo.

Io e la moglie chiamiamo gli “impiegati di vendita carrello a carrello”, prima c’erano quelli porta a porta, “i Marroccozzi”. Un pò perchè dalle mie parti puoi venire anche dall’Afganistan che sarai sempre “Marocchino”, un pò perchè ti tampinano con nonchelance e il nervoso un pò ti sale, un pò perchè puoi dire no cinquanta volte ma cercheranno sempre di fare gli occhi da gattino abbandonato…insomma questo è il nostro nomignolo, sicuramente antipatico come lo sono tanti nomignoli affibbiati a mò di presa in giro.

Poi però mi ricordo di una conversazione che ebbi tanto tempo fa con un “marocchino”, uno che vendeva asciugamani per la spiaggia, uno che era laureato in medicina ma non poteva lavorare in Europa perchè il suo titolo al di fuori del suo paese non era riconosciuto, uno che avrebbe fatto il mazzo per dedizione e cultura ad una marea di persone in tutto il mondo.

E lì mi ricordo anche di un certo Papa Francesco che, alla faccia del bigottismo cristiano imperante, continua a pregare ed esortare che amare gli altri ed aiutarli non dipende né dalle loro credenze, né dalla loro cultura e nemmeno dalle loro abitudini sessuali!

Mentre io e la moglie tornavamo alla macchina, dicevo idiozie come al solito (tipo girare per il parcheggio ad oltranza per vedere se il ragazzo di colore ci avrebbe inseguito ancora), mi fermo col bagagliaio dell’auto aperto e guardo il ragazzo che, come da programma, tenta di rifilarci accendini et similia.

“Scusami ma non ci serve nulla, ti dà fastidio se ti dò dle cibo che abbiamo preso per noi invece di comprarti qualcosa?” All’inizio era piuttosto interdetto, non so nemmeno se avesse capito quello che gli avevo detto. L’abbiamo finita dandogli un paccone di tonno in scatola, dopotutto doveva stare lì fino alla sera e di certo carne e formaggi si sarebbero guastati.

Ci siamo salutati cordialmente ed entrati in auto ci siamo guardati io e la mia metà.Abbiamo deciso che quando facciamo la spesa prenderemo una o due cose per chi sta a fare quella vita allucinante per raggranellare qualche soldo per mangiare.

D’altronde io ho un tetto sulla testa, ho un’auto tutta mia, ho perfino un blog dove cucino, ho un cane ed un gatto a cui compro il cibo con costanza. Cosa mi impedisce di spendere davvero due soldi per qualcuno che ne ha DAVVERO bisogno?

Io sono fortemente contrario alla religione come sistema di credenze, ma per nulla contrario al concetto di amore verso gli altri che predicano. Non vi sono davvero motivi validi per me per non aiutare quelli che trovo nella mia vita di tutti i giorni.

Non so come la pensate e mi piacerebbe che lo scriveste proprio qui. C’è tanto bisogno di smettere di essere viziati e tanto bisogno di collaborare tra di noi!

Un abbraccio dal vostro Maritino!


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