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Il primo passo per la ricostruzione dello Science Centre a 3 anni dal rogo

Creato il 04 marzo 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Convocata la conferenza dei servizi, primo step per la ricostruzione dello Science Centre di Città della Scienza

Era il 4 marzo 2013 quando lo Science Centre veniva distrutto da un rogo sviluppatosi a Città della Scienza.

Si tratta del museo scientifico interattivo presente nel polo tecnologico costruito a Napoli negli anni Novanta dalla Fondazione Idis, che comprende incubatori per imprese e un centro di divulgazione scientifica sul modello de Le Villette a Parigi.

Nessuna persona fu coinvolta nel rogo, almeno non direttamente. I residenti della zona nei pressi del mare di Bagnoli, con le lacrime agli occhi, dissero:  “È come se bruciassero le nostre case“. Il progetto, infatti, era stato pensato per portare alla rinascita del quartiere. 12000 metri quadrati bruciarono in 12 ore. 1200 metri quadrati ritenuti una tra le migliori eccellenze scientifiche italiane visitata ogni anno da circa 300 mila persone.

Ora, il primo passo per consentire di ottenere i permessi per la ricostruzione dello Science Centre. Presenti, alla conferenza dei servizi, tutte le istituzioni: Regione, Comune, Città metropolitana e forze dell’ordine. Fulvio Bonavitacola, vicepresidente di Palazzo Santa Lucia, ha presieduto l’assemblea.

Da mercoledì 2 marzo devono trascorrere 90 giorni per completare gli adempimenti amministrativi. Tre mesi che serviranno ad ottenere i permessi per la variante al piano regolatore prevista dal nuovo progetto. L’edificio, infatti, dopo un accordo con il sindaco, non sarà uguale a prima: ci sarà una spiaggia davanti al nuovo museo. Il progetto definitivo, quello variato, è stato presentato il 22 dicembre scorso ed è probabile che passi in consiglio comunale per l’approvazione finale ad aprile. Le gare d’appalto verranno bandite tra luglio e settembre, o almeno questa è l’intenzione. Il vero primo passo, in realtà, sarà di rimuovere le macerie che si trovano lì da tre anni, nonostante i fondi stanziati dall’allora ministro Corrado Passera.

La prima parte della rinascita della struttura è stata inaugurata ieri e si chiama Corporea: sarà il primo museo italiano dedicato al corpo umano. Si erge, nuovo e composto da tre piani, proprio di fronte alla zona incendiata, che riporta ancora le ferite di tre anni fa. Il museo sarà pronto e aperto al pubblico a dicembre, con un percorso tecnologico nel corpo umano e con il planetario. Già un anno dopo l’incendio la Città della Scienza riaprì solo grazie ai versamenti spontanei dei cittadini, sia napoletani che di tutta Italia.

Il 4 marzo 2018 , a ben 5 anni dal rogo, la Science Centre dovrebbe riaprire.

CM

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