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Il processo di Giovanna d’Arco – Robert Bresson

Creato il 13 ottobre 2015 da Maxscorda @MaxScorda

13 ottobre 2015 Lascia un commento

Il processo di Giovanna d'Arco
Giovanna d’Arco. Piu’ o meno sappiamo qualcosa, in realta’ conosciamo tutti la sua fine, meno cosa l’ha condotta sin li’ e i mesi che hanno preceduto il rogo.
Bresson si concentra solo ed esclusivamente sul processo, un lungo e terribile periodo nel quale l’ingiustizia del conquistatore inglese, spalleggiato da un clero codardo e cieco, non riuscirono a piegarla, sottolineando semmai la sua forza, il suo sacrificio e la conseguente canonizzazione.
Il lavoro sul testo e’ fondamentale, anzi utilizzando le trascrizioni originali del processo, assistiamo ad un momento di storia piu’ che ad una messinscena.
Ella fu bruciata viva per eresia, le fu negata la possibilita’ di difendersi ma soprattutto niente di cio’ che disse fu usato a sua favore per una condanna a morte gia’ segnata che un processo farsa non seppe nascondere.
Santa o pazza? Beata o blasfema? Le domande rimbalzano nei secoli e si pongono anche a noi, spettatori sconvolti e increduli di come una contadinella di 19 anni abbia potuto mettersi a capo di armate e sostenere poi un processo massacrante nel quale tenne testa a dotti e clerici con ben altre conoscenze e studi.
Il bianco e nero di Bresson abbraccia mezzo secolo di cinema, dagli obliqui contrasti espressionisti, al neorealismo italiano o forse e’ sufficiente chiamarlo col nome di minimalismo alla Bresson, essendo facilmente riconducibile al suo stile. Ancora una volta nell’assenza apparente di emotivita’ dei suoi protagonisti, la forza degli stessi e l’implicazione emotiva di chi guarda e come sempre, fa sua la tragedia in atto.
Con Bresson gli attori finiscono in secondo piano, soverchiati dal testo e dal regista ma non si puo’ non tributare il giusto merito a Florence Delay, una meravigliosa e sofferente pulzella d’Orleans che cela sotto la forzata inespressivita’ la tragedia di una ragazza la cui unica colpa e’ l’amore di Dio e della Patria.
Si dice che "Il processo di Giovanna d’Arco" sia il film piu’ rappresentativo di Bresson. Per molti versi e’ vero, ho altre preferenze ma cio’ non toglie che siamo di fronte ad un’opera sofferta e grandiosa, sublime e terribile.

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