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Il ruolo dell'agenzia letteraria, l'intervista a Bozze Rapide

Creato il 16 febbraio 2012 da Nicola Nicodemo

Il ruolo dell'agenzia letteraria, l'intervista a Bozze RapideTra la fase di scrittura e revisione del romanzo e la pubblicazione da parte di una casa editrice passano molti mesi e molta fatica. Non è facile raggirare il lavoro di correzione, di editing e di presentazione del manoscritto. Quando non è l'autore a prendersi carico dei sopracitati passaggi, ciò che risulta abbastanza complesso, a fare da tramite tra scrittore e editore può essere l'agente letterario. Oggi, insieme all'Agenzia Bozze Rapide, conosciamo meglio il ruolo di questo importante mediatore. Ringrazio Beniamino Soressi, per la gentilezza nel concedermi l'intervista.
1. Quali sono i servizi offerti da un'agenzia letteraria come la vostra?
Revisione (editing), correzione di bozze, rappresentanza degli autori. Circa i servizi di valutazione, abbiamo una linea distintiva: salvo richieste esplicite non offriamo servizi di pura valutazione con la classica scheda editoriale, ma solo quello che chiamiamo editing valutativo, cioè un lavoro di valutazione mirato e fatto direttamente sul testo. Con noi i servizi di rappresentanza dei testi possono essere formali o informali (ossia con o senza contratto di rappresentanza).
2. Quali vantaggi ha un autore esordiente nell'essere presentato ad una casa editrice attraverso la referenza di un'agenzia letteraria?

Premesso che gli editori, grandi e piccoli, ricevono decine di manoscritti ogni giorno, un testo proposto da un’agenzia valida se non altro è già preselezionato ed è in condizioni mediamente migliori; questo un editore lo sa, per cui di solito ha un occhio di riguardo in più per le proposte che arrivano da un'agenzia; questo ruolo di filtro assume importanza ancora maggiore con i grandi gruppi editoriali, che ricevono un numero di proposte ancora maggiore, quindi valutano soprattutto proposte provenienti da agenzie letterarie e raccomandate da persone di fiducia. Grazie a un'agenzia letteraria, l’autore risparmia la fatica e la noia di cercare gli editori più adatti al suo testo, di preparare il materiale di presentazione e il testo stesso, di stamparlo, spedirlo e via dicendo. Così può dedicare più tempo ed energie all’attività che più gli compete: scrivere; di là da questo, un'agenzia letteraria può offrire a un autore più consigli per tutelare il proprio testo, per interagire nel modo migliore con un editore, per pianificare e incanalare un percorso letterario a lungo termine secondo una strategia fatta di priorità; questa idea di pianificazione applicata all'arte potrebbe sembrare una grossa forzatura, ma in tutti i campi se oltre al genio e al talento c'è anche una strategia i risultati sono migliori. Credo basti un piccolo esempio: spesso un autore che ha già scritto più di un testo non sa a quale dare la priorità nella ricerca di un editore e il suo agente può indicarglielo; talvolta un agente può stimolare la creatività di un autore, offrendogli magari qualche spunto e incoraggiamento; accompagnarsi e presentarsi tramite un agente in vari casi consente di accorciare i tempi di valutazione e quindi di pubblicazione, che oggi sono mediamente molto lunghi, arrivando fino ai due anni. E dopo la pubblicazione il lavoro dell’agenzia (almeno di una come la nostra), prosegue con un contributo alla promozione dei libri rappresentati, direttamente ai lettori ed eventualmente anche all’estero; in sintesi, l’agente letterario non incarna tanto il ruolo del piazzista, ma, in una nuova veste professionalizzata, il ruolo di consigliere che un tempo poteva essere svolto solo dall’amico scrittore.
3. Effettuate una selezione degli scritti su cui lavorate? Quali requisiti deve possedere la bozza di un testo per essere accettata?

Possiamo tranquillamente lavorare su tutti i testi, senza discriminazioni, se ci viene richiesto e se, dopo esserci consultati con l'autore, decidiamo che il nostro lavoro potrebbe avere un senso. I testi poi attraversano con noi varie fasi di revisione e selezione. I più interessanti sono scritti in una lingua originale, distintiva, altra… ti rapiscono e ti portano nel loro mondo, e lì ti tengono in trance per molto, molto tempo; ci interessano anche i testi che toccano temi scottanti e toccanti, perché all’ordine del giorno e/o perché durevoli, di ampio respiro. Testi che magari evocano temi, trame e personaggi da best-seller ma sono assolutamente diversi da qualunque best-seller immaginabile.
4. In che modo l'autore collabora con l'agenzia nella revisione e nella correzione del testo?

La collaborazione inizia con l'atto di fiducia dell’autore che ci affida il suo testo, prosegue con le indicazioni spontanee che l’autore può darci riguardo al tipo di revisione che vorrebbe farci fare; poi noi rivediamo il testo e l’autore interviene sull'opera, soprattutto leggendo i nostri commenti mirati e riscrivendo, correggendo e tagliando laddove condivide i nostri suggerimenti. Di solito non facciamo ghostwriting, cioè riscrittura, quindi è l’autore che riscrive e ha sempre l’ultima parola. Naturalmente qualunque revisione spontanea dell’autore è incoraggiata e benvenuta. L’idea del testo come palinsesto, opera infinita mi sembra un valido punto di partenza. Per questo in genere saltiamo la fase della scheda di valutazione per lavorare direttamente ai testi con gli autori. Riteniamo che in questo modo ci siano maggiori possibilità di crescere per gli autori, per i loro testi e per l’agenzia stessa.
5. In cosa consiste l'ottimizzazione di un testo? Quali operazioni vengono effettuate? Quali figure professionali lavorano all'editing?
Abbiamo vari livelli di ottimizzazione, che possono toccare aspetti come: punteggiatura, virgolette, uniformità redazionale, ortografia, grammatica, sintassi, logica, aspetti narrativi come tema, trama, personaggi, inizio, finale, suspense, tensione e molto altro. Questi aspetti sono corretti e/o segnalati sia tramite interventi diretti sul testo sia tramite commenti al testo. L’editing è fatto da professionisti dell’editoria che hanno lavorato su numerosi testi pubblicati da case editrici di buona qualità.
6. Quali sono i costi per i diversi servizi offerti? Potrebbe farci l'esempio di un preventivo medio? Ci sono agevolazioni per gli autori esordienti?
Abbiamo un tariffario relativamente trasparente e uniforme, però non lo riporto qui perché potrebbe subire variazioni. Potrete tuttavia avere un preventivo online a questa pagina per i servizi di editing (che implicano sempre anche una valutazione e una selezione). Si può consultare anche questa tabella su tariffe e tempi. Non abbiamo agevolazioni specifiche per gli autori esordienti, ma vogliamo favorire gli autori bravi, esordienti e non, gli autori più giovani e i progetti migliori. Le agevolazioni e gli eventuali sconti aggiuntivi li valutiamo caso per caso. Riguardo alla rappresentanza, potremmo intraprenderla senza spese per l’autore se un manoscritto avesse tutte le carte in regola, da un punto di vista commerciale e letterario.
7. Come proteggete i manoscritti da eventuali rischi di plagio? Offrite anche un servizio di assegnazione di copyright? O a chi deve rivolgersi l'autore?
Sui rischi di plagio mi sembra che sia diffusa una preoccupazione eccessiva, ma il fenomeno esiste, sebbene forse più nella forma limitata dell’appropriazione di brani che del plagio di un intero testo o della trama di un testo. Certo, è meglio prevenire che curare. Quindi, invitiamo gli autori a tutelarsi tramite operazioni di dissuasione, per esempio con l’indicazione del copyright all’inizio del manoscritto e tramite operazioni che permettono di provare che in quella determinata data si era già in possesso del manoscritto (per esempio autospedirsi il manoscritto tramite PEC). Per quanto riguarda la nostra organizzazione, tutto il nostro personale ha per contratto l’obbligo di non divulgare nessuna delle informazioni trattate, se non dietro autorizzazione scritta dell'autore. 8. Quali sono gli errori che riscontrate più spesso nelle bozze degli scrittori esordienti? E quali consigli potreste dare in merito?
L'errore degli errori paradossalmente non è un errore, ma ha la parvenza insidiosa della correttezza. Consiste nell'uso costante e passivo di espressioni trite, frasi fatte, formule e cliché, oppure di un registro stilistico più o meno formale ed elevato anche in dialoghi che dovrebbero rispecchiare il parlato di un ragazzo di strada.
Invece gli errori formali più ricorrenti riguardano: punteggiatura, ortografia e accenti (per esempio scrivere perchè o perche’  anziché perché). Nell'editoria di oggi c'è spazio per la scrittura creativa e per la creatività anche nella grammatica e nella sintassi, ma perfino per un seguace di Marinetti ci sarebbe poco spazio per una punteggiatura creativa e per una ortografia creativa dove punti esclamativi, interrogativi e di sospensione spuntano come funghi tra una frase e l’altra.
Per il resto, consiglierei di usare il correttore automatico ma di non farci troppo affidamento, di studiare una pagina di un libro classico antico e una di un “classico” degli ultimi anni, pubblicato da una casa editrice prestigiosa e di confrontarli con il proprio testo.

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