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Il traduttore visibile

Da Silviapare

Protezione del diritto d'autore e dialtri diritti connessi al suo esercizio

(G.U. n.166 del 16 luglio 1941)
Testo consolidato al 9 febbraio 2008

Il traduttore visibile

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Potrei parlarvi del traduttore come co-autore del testo. Potrei citarvi tante belle frasi sul tradurre e raccontarvi cosa fa un traduttore. Potrei, ma è tardi, voglio andare a cena perché poi devo tornare a tradurre per un altro paio d'ore prima di andare a letto. 
Allora mi limito a citare la lettera scritta il 2 febbraio dalla collega traduttrice Andrea Rényi alla redazione del quotidiano La Repubblica. La lettera non ha ricevuto risposta e il quotidiano continua a non pubblicare i nomi dei traduttori. Ho deciso di ripubblicare la lettera non tanto perché mi interessi questo caso in particolare, ma perché risolleva con pacata chiarezza un'annosa questione che francamente non capisco perché non si sia ancora risolta. E pubblicatelo, questo nome del traduttore, no?
Ecco il testo della lettera:
Gentile Alessandro Baricco,
siamo un gruppo di lettori forti, alcuni anche professionisti della parolascritta: scrittori e traduttori editoriali. Seguiamo la sua rubrica suicinquanta libri migliori che ha letto negli ultimi dieci anni, curata mapriva di un dato essenziale, quello del nome della voce italiana degliautori stranieri da lei tanto apprezzati.
Con rammarico abbiamo notato infatti, che nella pagina del 29 gennaio,dedicata a "Go down, Moses" di William Faulkner (Einaudi, 2002), ègiustamente riportato il nome dell'autrice della prefazione, Nadia Fusini,il nome dell'illustratore, Manuele Fior, e persino il copyright della fotoche la ritrae, LesAmp&rsands, ma manca completamente il riferimento altraduttore, Maurizio Ascari.
Come ben saprà, i libri non si traducono da soli e la traduzione, che peril traduttore significa spesso molti mesi di impegno onnicomprensivo -intellettuale, spirituale, psicologico e anche fisico -, determina ilsuccesso (e, purtroppo, qualche volta anche l'insuccesso) di un autore e diun'opera nella lingua di arrivo. Il suo nome di autore sì invisibile mafondamentale dovrebbe accompagnare sempre quello dell'autore del testooriginale.
Certi che nel futuro terrà presente questa nostra breve nota, le auguriamobuon lavoro.
Distinti saluti.
(176 firme)
Ah, e se qualcuno si chiedesse perché poi i recensori dovrebbero scomodarsi a citare il nome del traduttore, c'è anche questa:
Legge 22 aprile 1941 n. 633

Comma 3: Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta. 

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