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In Another Country – La bellezza della Semplicità

Creato il 07 luglio 2013 da Poison78 @poison78

IAC manifestolight

USCITA CINEMA: 22/08/2013
GENERE: Drammatico, Commedia
REGIA: Hong Sangsoo
SCENEGGIATURA: Hong Sangsoo
ATTORI: Isabelle Huppert, Yoon Yeo-jeong
PRODUZIONE: JEONWONSA FILM CO
DISTRIBUZIONE: Tucker Film
PAESE: Corea del Sud 2012
DURATA: 89 Min
FORMATO: Colore

In concorso al Festival di Cannes 2012

 

 

 

 

 

 

Trama:

Una giovane studentessa di cinema e la madre giungono nella piccola Mohang (Corea), in riva al mare. La ragazza, un po’ annoiata dal quel luogo isolato e lontano, comincia a fantasticare e a inventarsi, scrivendole, delle storie che prenderanno la forma di una bizzarra e vivace sceneggiatura.

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Commento:

Regista coreano tra i più raffinati Hong Sang-soo è da sempre alla ricerca delle debolezze umane. In questa commedia, onirica e adorabile concepisce una narrazione composta da tre donne interpretate dalla stessa attrice, una bravissima Isabelle Hupper, che in tre diverse variazioni della stessa circostanza incontrano gli stessi personaggi. Situazione surreale nata grazie alle fantasie di una ragazza che, in preda alla noia, inizia a fantasticare su di una possibile sceneggiatura.

Una rappresentazione ironica e delirante di alcune sfaccettature della cultura popolare coreana distesa tra i pavoneggiamenti degli uomini nei confronti del gentil sesso, l’invidia per gli stranieri e la loro inclinazione ad alzare il gomito. Ne fuoriesce un quadretto niente male dove sono gli impulsi soffocati e le azioni mancate a venire a galla. Ritratto sognante dell’amore flusso della vita tra attrazione e guerra dei sensi e dei sessi. Giostra di sentimenti e passioni mai drammatica ma genuinamente sincera.

Tributo d’amore al cinema francese da parte di Hong che lo stesso crea sulle movenze di un attrice perfettamente a suo agio nella parte. Un progetto nato e completato durante la stessa produzione con ruoli e battute decise sul momento, lasciando molto spazio alle improvvisazioni degli attori. Nasce così un opera raffinata di “rohmeriana” memoria con un utilizzo dello zoom fuori dal tempo, con il quale il regista mette a fuoco le fragilità dell’essere. Tempo e spazi che sembrano indefiniti sulla spiaggia di Mohang, luogo ed ambientazione di un percorso che oscilla tra l’ironico e l’onirico.

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Indimenticabile il personaggio del bagnino, un vero mito, la figura più simpatica e meglio caratterizzata di tutto il lotto dei simpatici protagonisti.

Grazie ad una capacità di rappresentare le debolezze umane Hong confeziona un prodotto di sicuro livello. Un opera minimale che si compiace delle propria elementarità risultando profondamente complessa nel distendersi in una architettura narrativa semplice e proprio per questo così affascinante. Delicatamente Sublime.

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Pro.

  • Tutta la semplicità della settima arte.
  • Rappresentazione ironica della cultura coreana.
  • Delicatamente affascinante.
  • Per palati fini.

Contro.

  • Semplice e divertente ciò nonostante è un cinema minimale non per tutti.

 

per visualizzare il trailer clicca qui.


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