In Cannes

lavori in corso sulla montée de marches

la facciata del palais dominata dal Mastroianni di Otto e mezzo, logo di questa edizione

Cannes 67, il giorno prima. Domani mattina alle ore 10 si comincia, almeno per la presse accreditata, con proiezione stampa del film inaugurale (fuori concorso), il già controverso Grace di Oliver Dahan con Nicole Kidman, film che arriva qui in prima mondiale – ma subito dopo è nei cinema di mezza Europa, Italia compresa – preceduto dai malumori dei Grimaldi che non hanno per niente gradito, e da qualche baruffa tra regista e produttore, il quale non è uno qualunque ma il tosto e padronale Harvey Weinstein. Intanto fervono i lavori di messa a punto dentro e intorno al Palais, è il solito cantiere da day before, la montée de marche è ancora senza tappeto rosso, tanto Nicole Kidman/Grace la salirà solo domani sera e di tempo ce n’è. Il Palazzo, dominato dall’immagine gigantesca del nostro Mastroianni in Otto e mezzo, è immerso in una sorta di sospensione, in attesa che si scateni, domani, la frenesia dei fotografi e dei giornalisti da ogni parte del globo. I quali si metteranno in fila per gli screening, si accalcheranno alle conf. stampa oltre che al corner Nespresso e al mitologico Wifi Café, delizia ma soprattutto croce perché i posti a sedere non son tanti e le lotte per assicurarsene uno sono feroci. Vincono regolarmente fotografi prepotenti e giornalisti cinesi. Adesso son qui a scrivere, e si sta tranquilli. Ma i cinesi son già il 30-40 per cento, e chissà domani. Italiani al momento pochi. Il tempo? Prima caldo soffocante, poi nuvole e qualche goccia e temperatura in calo. Il Palais è stato sottoposto se non a un riammodernamento, almeno a un restyling qua e là, un po’ di make-up perché, in fondo, nulla cambi. È la rassicurante routine di Cannes.