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iStarter e la “call of ideas” in partnership con TNT Post

Creato il 20 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

A Torino una grande opportunità per quanti sognino di “fare un’impresa”.

Torino, l’ex capitale della grandi industria, ha passato anni a cercare di reinventarsi come Città giovane e creativa. La sede perfetta, anche se ancora in pochi lo sanno, per delle imprese chiamate “incubatori” di start up. Di cosa si tratta?

Le start-up sono, semplicemente, nuove imprese. Gli incubatori sono soggetti che “aiutano” gli aspiranti imprenditori ad avviare i loro business, a rendere le loro idee veri affari che possono reggere all’ingresso sul mercato. Inutile dire che chi lavora in questo settore crede nel futuro, nel merito, nella forza di volontà e nel fatto che con capacità, metodo ed impegno si possa benissimo contrastare, a livello micro, quello che è un periodo drammatico dal punto di vista macroeconomico.

Oggi analizzeremo il caso di iStarter, un incubatore particolare che ha a Torino la sede (in via del Carmine) ma aspirazioni internazionali ed un network che la distingue per metodo dalla gran parte degli altri enti che promuovano la nascita di imprese. Prima di tutto, è nata dalla volontà di una quarantina di giovani e rampanti professionisti, che provengono da tutti i settori. Poi, si è subito imposta con spirito imprenditoriale nella ricerca delle migliori idee, come nuovo punto di riferimento del distretto nordoccidentale italiano. Ha punti di appoggio in Inghilterra e negli Stati Uniti e sta attualmente portando avanti un processo di selezione delle idee con la partnership di un colosso olandese, TNT Post, al fine di innovare e promuovere alcuni settori economici.

Questa “procedura”, iniziata da una settimana e che ha già portato ad oltre 25 application, si chiama “Call of ideas” e riguarda chiunque abbia un’idea in cui crede e che vuole realizzare. Attraverso un attento percorso di selezione, che culminerà il 25/26 maggio, i soci di iStarter decideranno quali progetti possono continuare a crescere sotto la loro consulenza e quali invece avranno ancora bisogno di essere approfonditi dai loro ideatori. I temi principali, che costituiscono una sfida lanciata agli startupper, sono quelli relativi all’e-commerce, alla green-logistics e all’educazione/istruzione, ma nessun progetto viene escluso in base all’ambito di riferimento. Chi sarà selezionato, riceverà quindi il “trattamento” riservato alle start up incubate, complessivamente quantificabile in 30.000 euro di consulenze e piani, e verrà accompagnato per 3/6 mesi fino all’incontro con fondi di investimento e investitori.

Di lì in poi le start-up prenderanno il volo. Inoltre, le tre idee più interessanti riceveranno un “assegno” di rimborso spese di 3.000 euro complessivi al mese, per incentivarle ulteriormente a dar concretezza ai propri sogni.

Il motto di questa call of ideas è “Save an idea, make a startup!”, non resta che tirare fuori dai cassetti quell’idea di business sempre accarezzata e provarci davvero. In iStarter tanto i soci, quanto i membri del team organizzativo sono convinti che il futuro dell’economia passi da qui: dalla nostra creatività e capacità, finalmente, di credere in noi stessi e non aspettarci sempre che qualcuno ci dia una mano.

istarter


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