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L’Abolizione del Contante: Repressione Fiscale della Libertà Individuale

Creato il 03 maggio 2014 da Ilbocconianoliberale @ilbocclib

Si alza sempre più un grido dall’ala sinistra del nostro Parlamento, i nostri paladini della giustizia hanno trovato il nuovo modo per sconfiggere il peggior problema di questo paese (No, non sto parlando di Berlusconi stavolta!): quell’usanza indigesta ai più, che soffoca la nostra economia.
E’ pronta l’arma vincente contro l’evasione fiscale: l’abolizione del denaro contante! Sì, avete letto bene! Basta monete e banconote!
Quel che preoccupa è che questa proposta non arriva dai più estremi scranni di Sinistra Ecologia e Libertà, ma da alcuni esponenti, Paolo Coppola ed Ernesto Maria Ruffini per la precisione, di un sedicente partito liberaldemocratico come il PD.
L’abolizione del contante viene promossa come la decisiva arma che consentirà allo Stato di eliminare il problema dell’evasione fiscale, dei furti, delle rapine e dei traffici illeciti. Ciò è evidentemente falso, si potrebbero fornire migliaia di controesempi (Deduzione impropria di costi pluriennali, clonazione di carte di credito, acquisto di oggetti poi “donati” a pusher e prostitute ecc.), ma anche se così fosse, siamo sicuri che sia un bene?
Quante piccole e medie imprese, che danno lavoro a migliaia e migliaia di lavoratori, chiuderebbero i battenti (Ma non ditelo alla Camusso, l’evasione di sopravvivenza non esiste!)? Quante piccole transazioni sparirebbero? Le ripetizioni con cui tanti studenti si pagano le uscite serali ad esempio.
Questo significa riduzione del PIL e, per data spesa pubblica (Possiamo storicamente escludere un’auspicata riduzione della stessa, visti i 60 anni che chi precedono), maggiore pressione fiscale per tutti!
E poi pensiamo alla tristezza di un ragazzo che, al posto di aprire la busta della nonna al compleanno, dovrà ricevere un bonifico bancario. Ed ovviamente a tutti i costi di transazione, commissione vari ed eventuali. Oppure alla privacy dei cittadini, che verrebbe sacrificata sull’altare in cambio di un favore alle banche e allo Stato, altro che intercettazioni: diverse persone saranno a conoscenza di dove sei stato oggi, cos’hai mangiato a pranzo e, anche, di quale bar hai scelto per bere il tuo caffè mattutino!
Senza ovviamente pensare al fatto che la stragrande maggioranza dei conti familiari sono comuni, tenere un segreto al partner diventerà un’impresa: pensate ad un regalo se volete, oppure a dei contraccettivi comprati per un rapporto extra-coniugale per i più maliziosi (In questo caso si può sempre dire di averli usati come palloncini per una festa dell’asilo)!
Insomma pensate a come sarebbe più difficile e triste, e meno libera ovviamente, la vostra vita senza poter utilizzare i contanti, e chiedetevi se siete disposti a fare questa rinuncia in cambio di una falsa lotta all’evasione fiscale.
Io la mia risposta a questa domanda l’ho già data ed è ovviamente un secco no. Non lasciamoci fregare da certe cialtronate, non lasciamoci togliere il contante, uno di quei pochi spicchi di libertà che ci restano in questo paese.

catene

Federico Radice


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