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L’acquirente intelligente: fuoristrada vs. SUV

Creato il 30 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
fuoristrada

Photo credit: dez&john3313 / Foter.com / CC BY

Come anticipato nella precedente “puntata” della rubrica tutta SUV approfondiremo le differenze tecniche tra SUV e fuoristrada.

Innanzitutto chiariamo il concetto: un fuoristrada non è una vettura in grado di affrontare solo un sentiero sterrato, il suo compito è di assicurare mobilità sui terreni più vari e difficili come rocce, neve e fango. Quasi ogni vettura può percorrere una mulattiera se la meccanica è sufficientemente alta da terra, ma la situazione può complicarsi anche solo con la pioggia battente che trasforma i percorsi in pantani scivolosi.

Come molti sospetteranno una macchina non è quattro ruote e un motore, c’è tanto di più, e  sono proprio tutti gli altri componenti a rendere unici i fuoristrada. Ciò che rende unici i veicoli offroad è la trasmissione: per massimizzare la mobilità si adottano le “ridotte” e dei differenziali bloccabili. Il rapporto finale ridotto è un secondo ingranaggio col compito di “accorciare” tutte le marce rallentando le ruote ma aumentandone la coppia. Questo accorgimento è molto utile su ripide salite e terreni difficili e rende più controllabile il mezzo grazie alla ridotta velocità. I differenziali bloccabili, invece, sono un artificio per garantire una buona tenuta di strada su asfalto insieme al massimo delle capacità in offroad. Normalmente il differenziale consente alle ruote di uno stesso asse di girare a velocità diverse ma se una di queste si trovasse sul ghiaccio, ad esempio, girerebbe a vuoto mentre l’altra resterebbe ferma poiché il differenziale non è in grado di inviare la coppia del motore dove serve. Bloccando il differenziale, al contrario, le ruote sarebbero costrette a girare alla stessa velocità, consentendo a quella che ha il maggior grip sul terreno di toglierci da un bell’impiccio. I differenziali sono variati di molto con l’apparizione degli autobloccanti e a slittamento limitato sulle auto di serie ma ormai quasi tutti i sistemi sono integrati nei controlli elettronici di stabilità che spesso non sono in grado di agire nel migliore dei modi in fuoristrada.

I SUV, per definizione, non possiedono questi due accorgimenti indispensabili alla guida offroad e quando la situazione si fa complicata non sono in grado di cavarsela. Quello che condividono, però, con i fuoristrada è un’elevata altezza da terra degli organi meccanici che assicura, in condizioni ottimali di grip, di superare ostacoli invalicabili per le altre vetture. Come se non bastasse all’aumentare dell’altezza dei paraurti aumenta la sicurezza in caso di incidente con un’altra vettura anche se questo va a svantaggio di chi un SUV non lo ha. A questo proposito, in America, la Volvo XC60 ha stupito qualche anno fa per aver superato crash test introdotti dopo l’uscita del modello, guadagnandosi la fama di una delle auto più sicure al mondo.

Dunque il SUV resta un comodo e affidabile compagno di strada, cosa ha in più da offrire rispetto a monovolume e station wagon è un’altra tappa del nostro viaggio.


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