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L’impegno del romanziere

Da Marcofre

l'impegno del romanziere

Il romanziere deve essere impegnato? Deve denunciare attraverso la sua opera quello che c’è di storto nella società? Deve illuminare gli angoli cupi dove si annidano le ingiustizie, ed essere così la coscienza critica del mondo al quale pure appartiene? Queste sono questioni che si propongono quando per esempio incappi in un Anton Čechov o in un Raymond Carver. O meglio: si propongono dopo che hai letto certi autori, e ci hai riflettuto su per un bel po’. Le puoi ignorare? Ma si capisce. Io però sono strano, e non lo faccio.

Solo la storia

Nelle storie di questi autori, ma anche di altri, non c’è alcuna denuncia. Certo, Carver racconta storie di alcolizzati, e per alcuni lo fa in maniera ossessiva; ma il suo intento non è certo quello di fare una crociata contro l’alcol. Lui era alcolizzato, e nelle sue storie ci finivano uomini e donne con questo problema. Poi ne uscì, ma continuò a parlarne, e se fosse vissuto magari avrebbe sostituito questo tema con altri.
La storia: nei racconti di Raymond Carver c’è solo la storia e nient’altro. Si tratta di scelte si capisce, e quindi chi scrive sceglie di fare quello che vuole. Il punto è che spesso chi dichiara di non avere alcun interesse per le denunce e le ingiustizie, viene visto male. In realtà fa benissimo.  O meglio: se a lui non interessa, è giusto che scriva quello che preferisce. Il lettore d’altra parte è libero di leggere quello che vuole. Da entrambi le parte, massima libertà: io scrivo quello che voglio, tu leggi quello che vuoi.
Ed Erich Maria Remarque? Ignazio Silone? E tutti quelli che con le loro opere hanno denunciato la guerra, l’oppressione dei cafoni meridionali?
Be’, se fai questa domanda sei nuovo di questo blog, lo sai? Perché uno scrittore deve essere bravo, non utile (lo diceva Raymond Carver). Prima di tutto deve essere bravo. Non deve usare l’impegno come bandiera, come piedistallo. Spesso invece, lo si sventola per giustificare mediocrità, luoghi comuni, sciatteria. E se poi decide di non denunciare niente… Bene: se è bravo va benissimo.

Scrivere il meglio possibile


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