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L’impronta dell’editore

Creato il 09 aprile 2013 da Federicobona @Federico_Bona

L’impronta dell’editoreLa crisi degli editori e delle librerie, il luminoso e progressivo futuro degli e-book, la cultura trascurata e la gente che non legge e bla bla bla. Sono tutti temi che troppo spesso si esauriscono in un chiacchiericcio generico e privo di senso e tanto risulta più chiaro quando leggi questa scintillante raccolta di testi dell’uomo che più di ogni altro – pur con l’ispirazione e il contributo di molti – ha fatto di Adelphi la casa editrice che è. Ovvero una delle più riconoscibili del panorama italiano, per non dire europeo. Ragionando principalmente intorno all’idea di che cos’è e che cosa incarna un editore, figura centrale della storia della cultura del Novecento, Calasso ci guida attraverso i cinquant’anni della sua casa editrice, tratteggia figure di grandi editori come Aldo Manuzio, Giulio Einaudi e Peter Suhrkamp e ci mostra come l’editore potrà continuare a sopravvivere nell’attuale quadro economico – ovvero come ha sempre fatto: esercitando il rischio di scegliere – ricordandoci che non è mai stato un mestiere ideale per far soldi. Non tutto ciò che dice Calasso è condivisibile, come è giusto che sia quando chi parla ha idee forti e grande personalità. Io, per esempio, trovo che associ impropriamente chi propugna la rivoluzione degli e-book e chi ritiene che sia un passaggio inevitabile. Appurato che il modello di conoscenza cresciuto intorno alla cultura del libro è molto diverso da quello implicito nell’idea del Web, è evidente che uno scontro tra i due è inevitabile. Ma certo è impossibile prevedere in che modo varierà in futuro il rapporto di forza tra questi due modelli, ed è per questo che dire che il libro non soccomberà, anzi trionferà, è altrettanto sbagliato quanto sostenere – o auspicare – che scomparirà e che l’universo – «che altri chiama la biblioteca» – sarà digitale e iperconnesso. Ma non è questo il centro del libro, che è invece un meraviglioso viaggio nell’intelligenza di Calasso e nella sua capacità di tenere insieme cose lontane, nel suo amore, trasmesso alla perfezione, per l’unicità, nella logica che guida l’editore e tutte le scelte che compie intorno al libro e in molto altro, il tutto sotto la scorta di una scrittura limpidissima. Un libro che riconcilia con la gioia di leggere, il piacere di pensare, lo stimolo di confrontarsi con chi ha la forza delle proprie opinioni. E che chiunque ama i libri dovrebbe leggere.

L’impronta dell’editore, Roberto Calasso (Adelphi, 164 pp, 12 €)


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