Magazine Pari Opportunità

L’infanzia di Aelita: arte o marketing?

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

L’infanzia di Aelita: arte o marketing?Avete mai sentito parlare di Aelita Andre? Beh,  io penso che la sua storia possa riportare la nostra attenzione sul tema dell’infanzia e della responsabilità ed etica genitoriale.  Ora vi spiego perché; Alita è una bella bimba che abita in Australia e viene considerata come la più giovane artista, in senso proprio di professionista, del mondo. Oggi ha 4 anni, ma su internet potete trovare filmati, come questo, e moltissime foto che la raffigurano, in veste di incensata artista, fin da quando aveva 2 anni; età in cui a quanto pare ha inaugurato la sua prima mostra personale presso una galleria d’arte commerciale.L’infanzia di Aelita: arte o marketing?

Alita, dipinge continuamente e, sempre secondo ciò che raccontano i genitori,  lo fa senza esservi costretta e con estremo piacere e naturalezza; inoltre ha già esposto in numerose gallerie, possiede un sito a lei dedicato, zeppo di foto e reportage video, e con tanto di galleria di opere e prezzi per le vendite. C’è chi davanti ai suoi ghirigori scomoda paragoni e citazioni a  Jackson Pollock e Salvador Dalí.

Capisco che possa essere divertente descriverla come una sorta di bambina prodigio e che apparentemente in tutto questo, se la bambina veramente si diverte ed è sana, non ci sia apparentemente nulla di male. Ma sinceramente questa di Aelita ha tutta l’aria di essere un’operazione commerciale in cui viene mercificata la semplice creatività infantile; tutti i bambini del mondo se hanno a disposizione colori e tele, iniziano a fare quello che fa lei. Le concrezioni e l’espressionismo di Pollock non hanno nulla a che vedere con la ludica infantile e chi ha conoscenze non superficiali ed approssimative in materia inorridirà come me  dinnanzi a tutto questo. Ma dove sta il problema?

Aelita ha qualcosa in comune

L’infanzia di Aelita: arte o marketing?
con le povere bimbe di cui ci ha raccontato Pin@ nel post dedicato a Little Miss America. Certo, questo è un rischio diverso; Aelita perfortuna non viene erotizzata, non partecipa a concorsi di bellezza, non è conciata come i bimbi di Vogue Paris, o come la figlia di Tom Cruise, la “povera” Suri, ma comunque sia è una bimba sulla cui infanzia e spensieratezza grava il peso di una prematura e forse sapientemente pompata, carriera. In alcuni frame o video, come nella foto che vedete, la vediamo addirittura truccata, con ombretto sugli occhi (ribadisco, sto parlando di una bambina di 4 anni). Il vestito gheopardato inoltre trasmette una certa inquietudine (ma forse questa è soltanto la mia opinione personale, certo).

I genitori secondo voi che lavoro fanno? Considerato, scusatemi lo ribadisco, che tutti i bimbi fanno della tecnica del dripping la loro strada naturale e che difficilmente un dipinto di un bimbo di 2-3 anni assomiglierà ad un Caravaggio o ad un Rembrandt ma, ovviamente e più facilmente verrà  ricondotto, dallo sguardo adulto spesso malizioso o pretenzioso e ignorante,  ad opere chissà come mai espressioniste, quali genitori avrebbero fatto della figlia di due anni un fenomeno così ben remunerato? Si tratta di due mancati artisti (artisti per passione ma senza troppi riscontri) che fatalità, di professione fanno i fotografi.

Mi sembra una storia mediaticamente ben confezionata. Peccato che raramente Aelita rida nei filmati o nelle

L’infanzia di Aelita: arte o marketing?
foto ma è sempre lì che cammina, cade o pasticcia con i colori che le hanno procurato. Certo, i genitori pensano a tutto perché  una bimba di quell’età ovviamente non compra da sola i colori, non sceglie i materiali, la luce che inonda il suo atelier. L’arte dei bambini non può essere paragonata alla pratica artistica e alla consapevolezza degli artisti adulti.

E a quell’età spero che Aelita abbia il tempo per giocare e stare all’aria, per essere una bimba, e non un fenomeno del business. Spero anche che nelle sue tele non mescoli alcol e mozziconi di sigarette, come faceva Jackson Pollock.

E se vedete vostro figlio o vostra nipote tagliare il foglio con rabbia,  rilassatevi; non avete dinnanzi il fondatore di un neo-spazialismo alla Lucio Fontana, ma soltanto un bimbo che è stufo e ha voglia di uscire a correre all’aria aperta.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :