La gente inizia ad arrivare tutt’intorno alla storica piazza e, insieme ad essa, arrivano piano piano le vere protagoniste della manifestazione. Su molte vetture, quelle della Scuderia Brescia corse e di altri concorrenti, un adesivo: << Guido corre con noi >>. La vettura 24 è stata simbolicamente assegnata alla coppia Foresti-Scalvenzi, scomparsi su un volo a Los Roques insieme a Vittorio Missoni e la compagna M. Castiglioni. L'imprenditore di Pralboino (Brescia) aveva partecipato a diverse edizioni della Mille Miglia e gli amici hanno voluto ricordarlo così, nella speranza di rivederlo al volante della sua Bugatti.Passi due ore gironzolando tra gli stand, affascinata da tutto. Le macchine, la gente, i gadget (compri cappellini grigi per andare in macchina in primavera e t shirt per palestra). Sotto la loggia gli sponsor: Solferino 57 (ti innamori degli pneumatici con cuscini sopra che fanno da poltroncine), Chopard con i suoi bellissimi orologi e Borsalino (fantastico il cappello dedicato bianco con la striscia rossa).Gli speaker, la musica da spiaggia che tira su il morale, i fotografi che ti fanno sentire sul red carpet con tutti i loro scatti.Torni a casa per un riposino dalle 14.00 alle 16.00, per riprendere le energie e asciugare le ossa.Alle 17.00 si esce, è arrivato il sole. Le macchine ricominciano a girare, si avvicinano verso il punto di partenza. Prendi anche una granita. La stai ancora sorseggiando quando ricomincia a piovere, fortissimo, tipo muro d’acqua, con il sole. Si dice che quando piove con il sole sono gli angeli che giocano a bocce. Sarà, ma questi cari angioletti potevano anche giocare a dadi per oggi. Eppure la partenza bagnata è una tradizione e non si poteva mancare nemmeno quest’anno.Percorri tutto viale Venezia fino in fondo. Le macchine si stanno posizionando per partire, sono cariche, piene di voglia di correre. La gente ci cammina a fianco senza toccarle mai, le guarda con timore e reverenza, fa le foto con i piloti, chiede autografi. Si mangia un panino con la salamina o si beve una birra, si chiacchera, si sorride, si cammina, si pensa. Soprattutto si respira profumo di benzina. Un profumo speciale, che sa di gloria.
La gente si accalca vicino alle transenne, ma tu decidi di girare sotto le tribune ed andare dopo la curva di via Mantova, per vedere le macchine correre dopo la curva.La scelta si rivela vincente. Trovate un baretto, tre seggioline e un tavolino fuori. Spritz, birre, salame e grissini. Come si dice: <<e sei in pole position!>>. Ed è proprio vero. Le macchine iniziano ad arrivare: prima senti il rumore, il canto. Poi le vedi spuntare da dietro la curva, rallentano, alcune sbandano leggermente verso l’esterno per poi rimettersi in carreggiata e prendere il rettilineo. Ti passano davanti, alcune più piano, altre più veloce. Senti il gorgogliare dei motori, vedi gli equipaggi felici che salutano, pronti per due giorni emozionantissimi.Tu le vedi passare, leggi le loro storie e le storie dei loro equipaggi. Ognuna si porta via un pezzo del tuo cuore, lo porta con sé in questo viaggio che sa di forza e di coraggio, di storia ed eterna gloria, di vita, di pericolo e a volte anche di morte, purtroppo. Te lo portano lontano, scendendo giù per i colli emiliani e toscani, arrivando fino a Roma e tornando su tutto di filato. Lo portano con sé durante le prove, nelle corse vibranti, ai pranzi e alle cene, nelle notti fatte di sonni brevi e piene di sogni. Lo portano indietro nel tempo insieme ai grandi che hanno fatto la storia dell’automobilismo come Tadzio Nuvolari.
Lui è partito con loro stasera, con le 422 signore rombanti e luccicanti ed tu sei contenta così. Avrà la possibilità, almeno lui, di battere più forte in questi due giorni. Di pulsare, correre, sognare e forse anche vincere. Buona corsa principesse!