Magazine Diario personale

La musica in microcircolo

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer

Sì, lo so. Ero sparita nuovamente e per di più senza lasciare qualche messaggio strappalacrime ecc ecc.Che volete che vi dica? No, non sono partita per qualche meta esotica nè, tanto meno, ricca di cultura.Non son partita proprio, salvo intendere qualche viaggio mentale e robette così.E' che, sostanzialmente, non ne abbiamo la forza.Chi? Ma io e il mio uomo!Tralasciando il fatto che la prima settimana di Agosto l'abbiamo passata chiusi in casa causa "visite rosse" (mi sento tanto mia nonna quando utilizzo varie perifrasi per il più semplice, naturale e biologico termine mestruazioni), da giorno 4 a oggi (giorno 10) il mio uomo ha suonato OGNI SERA.
Ed è subito mal di piedi e orari sballati.
Dai palchi in zona montagna alle pedane in zona mare; dal fresco dei monti con Annette, all'umido con Ariel e il relativo hair-style "capelli dopo una settimana di influenza".
Dalle strade scoscese di Enna, alle coste di Santa Teresa Riva, passando per locali con quadri inquietanti sui muri (immaginate il ritratto del possibile figlio tra Samara di The Ring e It il Pagliaccio. Ecco, m'han fatta accomodare davanti a questo ritratto con tanto di sfondo nero) e piazze di vario genere.
Insomma, stanchezza.Rientri non oltre le 04:00, pasti vari e iper calorici, muscoli indolenziti, gola stressata, MILF da tener lontane e giovani invasate ancora più distanti....e poi? E poi borsa pesante, occhiaie profonde e abbronzatura ormai non pervenuta.
Tant'è che, con il senno del poi, ho comprato la crema stimolante l'abbronzatura della Coppertone per niente.
Aggiungiamoci inoltre il mal tempo che imperversa, a macchia di leopardo (o a cazzo di cane, fate voi), qui in zona e capirete la poca verve che mi scorre nelle vene quando mi siedo al pc per scrivere.
Già, perchè al pc, quando mi ci siedo, lo faccio per scrivere un post, rispondere a qualche email o curiosare su Facebook. Al massimo, per stender le gambe sul tavolo mentre leggo qualche post di qualche amico blogger. Per studiare, ormai, c'ho perso le speranze.
Tutto qui? Ma magari....

Ormai alla veneranda età di eeeeennei anni (non si dice....), mi son accorta che le mie gambe non reggono più lo star troppo in piedi. Vuoi perchè per due semestri interi passo dalle 4 alle 8 ore sull'attenti in laboratorio, vuoi perchè il peso avanza e le ossa scricchiolano, vuoi perchè faccio poco sport...sta di fatto che, con l'aggiunta del caldo, mi ritrovo spesso con le caviglie gonfie come quelle di un elefante. Indi per cui poscia ho comprato la mia prima crema per il micro-circolo e gambe gonfie.

Più precisamente, ho comprato la crema gel gambe a base di arance rosse della Sikènoa. E dal nome mi sa che avete capito l'origine di questa azienda.La musica in microcircolo
[ATTENZIONE! La qui presente non è stata pagata per parlare di suddetto prodotto; più che altro in quanto siciliana e possibile consumatrice seriale di creme per la microcircolazione, mi par giusto dire la mia per consigliare chi di dovere sulle eventuali migliorie da applicare al prodotto.]
Bene, da dove iniziare? E' la mia prima volta....Ok, partiamo dai pro.
PRO: 
  1. Ha un buon profumo.
  2. E' fatta con prodotti naturali.
  3. Lascia la pelle morbida.
  4. Ne basta poca per coprire un'ampia zona .
  5. Tonifica davvero.
CONTRO:
  1. Non è minimamente rinfrescante (nessun effetto ghiaccio sulla pelle nemmeno mettendola in frigo o freezer)
  2. E' parecchio liquida quindi state attente perchè basta un niente per farla colare in ogni dove.
  3. Costa un poco troppo (oltre le 25 € lì dove l'ho acquistata).
  4. E' un pochino appiccicosa.
Insomma, se si sistemassero due o tre cosucce (più che altro la consistenza, l'effetto ghiaccio che non è pervenuto e la collosità), sarebbe un'ottima crema.Io la sto usando da circa una settimana coadiuvando il tutto con un bel massaggio durante l'applicazione, ma non noto grandissime differenze. Soprattutto non sento l'effetto rinfrescante che regala una classica Crioven o Antistax e altre creme del genere.<<Bene. Adesso sei pure makeup blogger?>>
No, per nulla. Solo che mi andava di pubblicizzare, nel bene o nel male, un'azienda della mia terra. Infatti ero indecisa se pubblicare il tutto su Instagram o....
<<Sei su Instagram?!>>Ebbene sì; anche io dopo anni ho ceduto a Instagram.Ho un profilo pubblico, posto tante foto (che per fortuna non ritraggono me), uso gli #hashtag senza alcun criterio, ricevo cuoricini, qualcuno mi segue e molti vengono seguiti da me.
Peccato solo che, non potendo mettere il nome del Blog come nome profilo (c'ho molti parenti che usano questa applicazione per far sapere a tutto il resto della famiglia come stanno, dove sono e cosa mangiano quotidianamente), molti di voi blogger che seguo con tanto affetto non sanno minimamente chi io sia.
E così tanti altri che, tra Twitter e company, mi conoscono come DoppioGeffer.
<<Lo sai, vero, che quest'ultima frase suona tanto di "seguitemi" come la peggiore delle bimbominchie?>>
Nahh....almeno, non credo sia così palese. Cioè, se avessi voluto invitare i miei lettori a seguirmi avrei detto loro di scrivermi in un commento il loro nome su Instagram in modo da seguirli io stessa....invece non l'ho scritto. Visto?
<<Tu non sei normale...>>
Cosa vuoi che ti dica, sarà perchè oggi il cielo è nuvolo e quindi non vedrò alcuna stella cadente con la quale esprimere un desiderio...
<<Ah, già; oggi è S.Lorenzo.>>
Esatto. E il mio uomo è a suonare mentre io, con la scusa dello studio, son rimasta a casa finalmente.
<<Studio?>>Ok, con la scusa della stanchezza. <<Quindi, ricapitoliamo; la sera di S.Lorenzo il tuo uomo è a suonare mentre tu sei a casa a parlare di creme per le gambe da sola?>>
Oh, ma non sono sola! Con me c'è la mia fedele ipocondria! 
Infatti, da quando ho saputo che sta "girando un virus", essa ha pensato bene di rinunciare alle sue vacanze per starmi vicina vicina!
Se non è amore questo.....

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog