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La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla data

Creato il 14 dicembre 2014 da Romafaschifo
La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla data

Come i nostri lettori sanno siamo stati i primi, in data 18 novembre 2014, criticati e attaccati da tutti e letti da alcune centinaia di migliaia di persone (i dati sulle visualizzazioni di quell'articolo parlano da soli), a sottolineare come l'attacco al sindaco sui permessi scaduti della sua Panda e sul relativo divieto di sosta della stessa fossero strumentalizzazioni belle e buone in una città nella quale un "demi monde" criminale (scrivemmo proprio così) puntava a perpetuare il proprio sporco comodo un po' infastidito dal sindaco stesso. Dopo due settimane deflagrò l'inchiesta Mondo di Mezzo (che è "demi monde", ma in italiano) e molti, solo allora, capirono quel lungo articolo. Tutto questo per dire che sappiamo perfettamente ciò che di assai più grave stia capitando in questa città.La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla data
La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla data
La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla data
Non ci stiamo tuttavia a entrare nella logica per cui "visto che c'è la mafia allora si può parcheggiare incivilmente perché i problemi sono altri". Non ci stiamo neppure per un istante. E ci sembra francamente scandaloso che dopo i fatti di metà novembre il sindaco insista a posteggiare la sua vetturetta rossa in sosta selvaggia nel pieno cuore della città. Due lire per un box sotterraneo le vogliamo tirar fuori? O, meglio, come gli abbiamo già consigliato al primo cittadino, vogliamo fare a meno dell'auto avvalendosi di taxi, Uber, car sharing e piedi? Chi vive in pieno centro può e deve dimostrare di non aver bisogno di un'auto di proprietà.La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla dataE invece ieri pomeriggio, ore 15 circa, quando ci siamo recati a Piazza Sant'Eustachio per provare a degustare un caffè nell'appena rinnovato Bar Camilloni, cosa ti abbiamo trovato? L'auto del sindaco posteggiata nel solito posto in divieto dove era stata pizzicata esattamente un mese fa. Assurdo che qualcuno (come l'Huffington Post) ponga dei dubbi sull'autenticità di una foto di cui qui sopra pubblichiamo metadati assolutamente non modificabili. Comprendiamo che sia incredibile pensare che il sindaco (o sua moglie che, pare, sia l'utilizzatrice principale della Panda) continui a parcheggiare lì, ma tant'è. E' del tutto evidente che la foto non si riferisce ai giorni del Panda-gate di metà novembre visto che sulla strada sono ben visibili le decorazioni natalizie sia in alto sia sulle pareti dei negozi: di certo a novembre queste decorazioni non c'erano. E di certo Roma fa Schifo è l'ultima realtà che si può mettere a falsificare una foto del genere visto che, appunto, siamo stati i primi a "difendere" (tra mille virgolette) il sindaco sul caso della Panda: la foto, purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, risale alle ore 15 circa del 13 dicembre. E se qualcuno ha dubbi chieda conferma al sindaco o alla moglie!


La Panda di Ignazio Marino ancora in divieto di sosta a Via di SantaChiara. Foto scattata da noi in prima persona, nessun dubbio sulla data

Aggiungi http://www.huffingtonpost.it/2014/12/14/panda-marino-divieto-sosta_n_6322048.html

Di questa questione abbiamo parlato a Marino anche durante l'incontro coi blogger svoltosi venerdì sera alla Casa della Città. In quel frangente gli abbiamo spiegato ciò che avevamo già scritto qui ovvero che quella sosta selvaggia era dovuta ad un errato arredo urbano che in qualche maniera "induceva" all'infrazione. Il sindaco ha replicato che lì ci sono sempre auto ferme e che non aveva mai neppure pensato che potesse essere divieto (oddio, bastava osservare la segnaletica verticale...). Inoltre ha spiegato, convincentemente, che ad un certo punto della strada i paletti montati qualche anno fa si interrompono a causa di norme dettate dal Senato e dovute ad una vecchia uscita di sicurezza. Sta di fatto che in una strada dove un percorso pedonale protetto ad un certo punto si interrompe senza senso, in quel posto si crea sosta abusiva. E' automatico. Se non c'è l'auto del sindaco ce n'è un'altra, sempre, ma sta di fatto che è preclusa agli anziani, ai bambini, ai portatori di handicap e alle persone diversamente abili in generale la possibilità di camminare in maniera sicura senza doversi spostare in mezzo alla carreggiata al rischio di essere centrati dalle auto in transito. Auspichiamo davvero con forza che questo nuovo scivolone serva al Sindaco per chiedere al Municipio, all'assessorato ai Lavori Pubblici o a chi di competenza di completare il percorso pedonale in modo che la metà di Via di Santa Chiara verso Piazza dei Caprettari venga "palettata" come è "palettata" l'altra parte verso Piazza Santa Chiara. In questo articolo è tutto ben spiegato. Siamo convinti che il Sindaco si trovi ad amministrare la città in un momento topico, un momento in cui gli anticorpi del malaffare sono fiaccati, finalmente, da serie inchieste giudiziarie. E' il momento perfetto per cambiare tutto e annientare i mali che umiliano Roma che partono dalla mafia, dalle connivenze e dalla corruzione e arrivano fino alla sosta selvaggia. Con lo stesso principio queste anomalie vanno spazzate via. Ecco perché il sindaco non può permettersi di sbagliare in prima persona, mai. Ecco perché vorremmo che fosse sempre inattaccabile.

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