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La partita del giorno – Germania-Grecia: come so’ sti rating? E so’ grechi

Creato il 22 giugno 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

L’hanno descritta in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi. Stasera Germania-Grecia. Più che una partita di calcio, è stata presentata come un trattato di macroeconomia: spread contro rating, ricchezza contro povertà, souvlaki contro wurstel, culone inchiavabili contro Karagounis. Hanno pure tirato fuori alcuni video: quello della sfida tra filosofi dei Monty Phyton, o quello che la Merkel girò per pagarsi gli studi e nel quale apre la porta a un caraibico fattorino che le consegna una pizza con una grossa salsiccia nera in mezzo.

Insomma, si sono tutti scordati che Bund e spread c’entrano poco, se si eccettua il fatto che la nazionale greca è stata premiata per il passaggio ai quarti con un capitello corinzio di polistirolo a testa. I greci sono dati per sfavoriti, ma dopo aver vinto Euro 2004 tra lo stupore generale degli addetti ai lavori e degli anziani che guardano gli addetti ai lavori, la squadra di Fernando Santos (già soprannominato ‘Dioniso’ per il furore che ci mette quando sta in panchina) non si vuole dare per vinta. Salpingidis ha chiesto di giocare per la Germania, visto che tra i tedeschi gli ariani sono tanti quanti i congiuntivi azzeccati da Gianni Minà negli ultimi 20 anni; Gekas si è scolato in ritiro un frullato di prugne, lassativo per cavalli e antigelo; Karagounis si è già fatto squalificare e in caso di passaggio del turno ha già pianficato di sparare all’arbitro.

La Germania è considerata una delle favorite alla vittoria finale. Lo ha ribadito anche ieri Fabio Capello: “La finale sarà Germania-Spagna. E comunque non allenerò mai la Germania”, ha concluso prima di entrare a lezione di tedesco nel centro di studi “Roberto Brambilla Deutsch Academy”. Il ct teutonico Joachin Loew, dopo aver messo da parte un chilo di materiale proveniente dal suo naso (“Per me è come l’acqua santa per il Trap”), ha spiegato che con questa partita la politica non c’entra: “Lo spread? Hon so, io ho un setter. E comunque il pubblico di Salonicco mi fa sempre più schifo”. La Merkel sarà in tribuna a vedere la partita e ha già prenotato tre seggiolini: “Inchiavabile no, culona sì”, ha raccontato ai microfoni di mezza Europa prima di scrivere kaputt accanto al nome Grecia nel dossier salva-Atene. “Amo la Grecia, la conosco come le mie enormi tasche. Di quel paese adoro soprattutto la pizza, le montagne innevate e il salmone. Non è vero che voglio il male della Grecia e non voglio che torni alla Dracma: per loro l’ideale è il baratto, d’altronde sono pieni di capre”.

L’ultima notizia riguarda il ct Fernando Santos, che ha appena comunicato la formazione ellenica:

La partita del giorno – Germania-Grecia: come so’ sti rating? E so’ grechi

Alessandro Oliva

@aleoliva_84


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