§ La prudenza non è mai troppa §

Li vedete?
Se non li vedete è perchè non guardate abbastanza bene!
 

 

Sono lì, volteggiano sulla preda, attendono l'occasione.
 

Attendono che il corpo venga allo scoperto.
 

Volteggiano su un cantiere edile nella bergamasca.
 

Volteggiano con apprensione, quella di restare incastrati lì per tutta la vita, perchè questa scomparsa non sarà prolifica come Sarah, ma muta come una Denise qualsiasi. Scomparsa nel nulla.
 

Ma Denise, beata lei, era troppo piccola per scrivere e per stare su Facebook, troppo piccola per scattarsi foto con il cellulare.
 

Si attende la notizia, con gli occhi truccati sempre più tristi di una sempre più trash Barbara D'Urso, di rimbalzo tra una Ilenia Pietracalvina con alle spalle le radure di Avetrana e una Francesca Cenci al vento e devastata dalla pioggia fuori il tribunale di Taranto, si attende volteggiando in tondo, tra una cella telefonica e l'altra.
 

Si monta un servizio di paragoni e sotto l'immancabile Ludovico Enaiudi, alternato ossessivamente da un Giovanni Allevi di prima mano.
 

Prima ero angosciata dall'idea che una persona, di qualunque età, potesse sparire di punto in bianco. Così, nel nulla.
 

Puff.
Per questo mi sono sempre rifiutata di vedere Chi l'ha visto. Non ci avrei dormito la notte a mettere in fila, sul pallottoliere, tutta la gente che si volatilizza.
Ma questa mia paura ora è superata.
Sono assalita da un'altra paura tremenda. Ai limiti dell'ossessione.
Dovessi mai avere la sciagura di sparire nel nulla, ecco, già mi immagino la voce di Silvia Vada che legge mie frasi profonde come...mio dio...meglio non metterle neanche in fila e dare loro questo suggerimento...
Semmai dovessi precipitare in una buca, già mi immagino a spezzarmi le unghie mentre risalgo dal fango il più rapidamente possibile per strappare il microfono all'inviata di Porta a Porta, quella con la zeppola in bocca...
Per rimediare all'evenienza di essere improvvisamente colta da un'amnesia totale o da uno stato dissociativo più o meno permanente, mi premurerò all'istante di bigliettini che, accanto all'indirizzo di questo blog, con username e password, accanto alla descrizione e all'indicazione dell'ubicazione della mia famosa e misteriosa agendina grigia, quello dove c'è scritto quello che persino qui non ho il coraggio di scrivere, reca la seguente scritta:

MINCHIA CORRI!

 

Anzi. Bisogna essere ancora più previdenti. I biglietti si smarriscono.
I tatuaggi no.
Me lo tatuerò addosso. Credo che sul girocoscia riesco a farci entrare tranquillamente tutto. Anche il codice fiscale se serve.
 

Voci interne alla Rai, pettegoli per lo più, dicono che il plastico della villetta sia costato 20.000 euro. Però è così bello, talmente bello che io non resisto proprio e lo sto postando a ripetizione...