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La ragazza con l'orecchino di perla (Chevalier)

Creato il 01 settembre 2014 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
C'è un fascino particolare nei libri che ci fanno avvicinare con un passo leggero quanto le pagine che si sfogliano ai grandi personaggi della cultura: artisti, scrittori, scienziati vengono come trasfigurati attraverso la penna di chi dedica loro romanzi che, a poco a poco, acquisiscono una fama direttamente proporzionale a quella dei loro protagonisti. La ragazza con l'orecchino di perla, breve ma intenso romanzo di Tracy Chevalier, compie questo piccolo miracolo, trasportandoci fra le ombre della casa di Johannes Vermeer, dove assistiamo alla genesi dei più noti capolavori dell'artista fiammingo. La ragazza con l'orecchino di perla (Chevalier)Protagonista della narrazione è Griet, una giovane di umilissime origini mandata a lavorare come domestica in casa di Vermeer, entro quattro mura che sanno di umidità e decadenza e dove si affollano i numerosi figli di un matrimonio non troppo felice e i committenti dei quadri che vengono a contrattare, posare e acquistare. Nonostante la fatica di un lavoro che le consuma le mani e dei rapporti pungenti con la padrona di casa e una delle sue figliolette, Griet impara ben presto ad essere una perfetta domestica e, subisce, senza potersi opporre, l'incanto dello studio del pittore, che solo lei ha il privilegio di sistemare, in virtù della sua straordinaria abilità di rimettere ogni oggetto esattamente nella stessa posizione in cui l'ha trovato. Nel chiaroscuro dell'atelier, grazie alla docile presenza di Griet, prima osservata di nascosto e poi scelta come modella, nasce giorno dopo giorno una delle opere più conosciute dell'arte mondiale: La ragazza con l'orecchino di perla.
Tracy Chevalier immagina una segreta passione che nasce nel cuore di Griet mentre Vermeer dà attenzione al suo corpo e alla sua bellezza, ma costruisce anche una storia di gelosia e indivia, suggerendo che il monile che adorna il lobo della giovane modella provenga dal bauletto dei gioielli della padrona di casa...
Il romanzo, edito in Italia da Neri Pozza nel 2000, ci trasporta lungo le strade, i canali e i vicoli della città olandese di Delft, di cui sono descritti i colori, i rumori e gli odori con un tratto vivido che fa calare il lettore nel pieno della storia di Griet, invitandolo a condividerne i sentimenti. La prosa della Chevalier è concisa ed elegante, la documentazione alla base della narrazione coerente.
Attenzione, però, a non credere che La ragazza con l'orecchino di perla sia un romanzo su Vermeer: il pittore altro non è che una figura di sfondo, una presenza che rimane nascosta dietro ai suoi stessi capolavori, non ne conosciamo i sentimenti, perché ogni sua parola e ogni suo gesto è filtrato attraverso la prospettiva della timida Griet. La ragazza con l'orecchino di perla non è nemmeno una storia d'amore. È, piuttosto, una celebrazione del potere dell'arte, capace di far scaturire sentimenti incontrollabili e di portarci a conoscere noi stessi in maniera profonda e sconvolgente.

La ragazza con l'orecchino di perla (Chevalier)

Tracy Chevalier

 C.M.

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