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La scelta di Mattarella: Quirinale sempre aperto

Creato il 18 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Quirinale a “Porte aperte” su iniziativa di Mattarella

Un gesto, seppur simbolico, per tentare di rompere quel muro di sfiducia e incomunicabilità tra Politica e popolo, tra Palazzo e gente comune, spalancando le porte della residenza presidenziale e avvicinando fisicamente i cittadini a uno dei luoghi simboli del potere nazionale. L’idea del neo presidente Mattarella è di trasformare il Quirinale in luogo visitabile dal pubblico tutti i giorni, riadattando alcune delle aree del Palazzo a mostre e aree espositive, sul modello di quanto fatto dai francesi con il Louvre.

I cittadini sembrano aver accolto con grande favore questa decisione, perché tradizionalmente affezionati alla dimora che sorge sul Colle e per il tradizionale rispetto mostrato dagli italiani nei confronti dell’istituzione presidenziale, simbolo e interprete dell’unità nazionale.

La sala degli arazzi, il salone dei corazzieri e il salone delle feste sono gli spazi più noti e affascinanti, veri capolavori da far invidia a qualsiasi altra reggia del mondo. Sono gli ambienti che ospitano solitamente le riunioni degli organi supremi dello Stato, le cerimonie ufficiali e i ricevimenti con gli altri capi di stato. L’apertura turistica permanente di questi luoghi incrementerebbe ulteriormente il fascino della città eterna e permetterebbe ai cittadini di godere di uno dei tanti tesori artistici del nostro paese. Una delle più estese e belle residenze presidenziali del mondo (è il settimo palazzo più vasto del globo e la seconda più grande residenza di un capo di Stato), grande circa venti volte la Casa bianca americana, e dotata di un tesoro artistico ineguagliabile, il Quirinale aperto costituirebbe, infatti, un ulteriore elemento di attrazione per i visitatori della Capitale.

Per il momento il Palazzo è visitabile gratuitamente soltanto in alcune domeniche dell’anno, e romani e turisti di tutto il mondo affrontano lunghe file per ammirare i capolavori artistici e le architetture maestose del Quirinale.

Mattarella, subito dopo il suo insediamento, ha dato mandato agli uffici tecnici del Quirinale di realizzare uno studio di fattibilità dell’operazione “Porte aperte”. La priorità è quella di quantificare i costi di una simile scelta e, ovviamente, capire se sia possibile (e in che modo, eventualmente) garantire la funzionalità del palazzo (dove lavora l’intero numeroso staff presidenziale) e assicurare la sicurezza del Capo dello Stato.

La storia del Palazzo

Dopo aver rappresentato per secoli il cuore del potere temporale della Chiesa cattolica, il Colle è divenuto la roccaforte dei vertici istituzionali dello Stato unitario italiano dopo l’annessione di Roma al regno d’Italia.

Eretto nella seconda metà del sedicesimo secolo e inaugurato ufficialmente nel 1583, il Quirinale ha ospitato una trentina di pontefici (l’ultimo a risiedervi è stato Papa Pio IX), prima del loro spostamento nella Città del Vaticano e, successivamente, 4 regnanti di casa Savoia a partire dal 1870.

Con la proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l’edificio divenne definitivamente la sede del capo dello Stato repubblicano. Tutti i 12 presidenti della Repubblica lo hanno frequentato, alcuni soltanto come luogo di lavoro (Pertini e Cossiga lo utilizzarono come ufficio rimanendo a vivere nelle loro abitazioni private), altri anche come residenza stabile.Adesso vedremo se Mattarella riuscirà davvero a trasformare il  Quirinale, il palazzo dei papi, dei re e dei presidenti nel palazzo di tutti gli italiani.

Tags:Arte italiana,Mattarella,quirinale,roma

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