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La sentinella (Urania 514) – Arthur C. Clarke

Creato il 13 settembre 2013 da Maxscorda @MaxScorda

13 settembre 2013 Lascia un commento

Urania 514
Certo che rileggere Clarke su una raccolta di Urania datata 1969 e’ magia, pura magia.
Classico dei classici dei classici, sappiamo tutti come il racconto degli anni ’50 "La sentinella", ispiro’ Kubrick e fu punto di partenza per "2001: Odissea nello spazio" ma volendo, la questione e’ marginale.
Per l’ennesima volta torno sulla novella, dopo molti, troppi anni e l’occasione e’ ghiotta se trovo questo vecchio Urania che mancava nella mia collezione e ad un prezzo talmente basso da commuovere.
In certi libri c’e’ tutto quanto mi serve per essere felice, la nostalgia dei primi anni di letture, la riscoperta di pezzi di storia del genere letterario che amo di piu’ in assoluto e non ultimo rileggere un indiscusso maestro della letteratura tutta.
Clarke era uno scrittore ma prima ancora uno scienziato e ogni suo scritto poggia su inossidabili colonne teoriche che con la sua straordinaria capacita’, che fu quanto di meglio lo caratterizzasse, spiega minuziosamente con una chiarezza e semplicita’ inarrivabili.
La sua era una fantascienza senza tempo, pura fantasia capace di imbastire stori semplici, basate talvolta su tecnologie oggi superate, eppure mai ridicole o patetiche. Il senso del ritmo, la gestione della suspense, piccole sceneggiature che reggono benissimo senza immagini perche’ la sua tecnica descrittiva, forma nella mente del lettore l’intero film gia’ formato. Estro e tecnica, per molti un ossimoro, per Clarke il miglior pregio.
Ad ogni modo "La sentinella" e’ il piu’ celebre ma resta uno dei tanti racconti scritti tra il 1949 e il 1951 presenti nell’antologia. Degli altri meno noti non sono stati tratti grandi capolavori ma riconosciamo in essi le tracce lasciate in molti racconti e un tanti episodi televisivi di fantascienza e non, situazioni archetipiche divenute canovaccio per una moltitudine di altre iniziative.
Clarke e’ sapiente nel mescolare elementi letterari differenti, trasportando gialli e commedie su e giu’ per il tempo-spazio reggendo l’intera struttura con la logica ferrea e la perfezione delle leggi fisiche
Nell’arte non esiste il vecchio, tantomeno nella letteratura e per qualcuno la fantascienza e’ ancora un genere di serie B, Clarke e’ li’ per smentirlo. Se infine poi c’e’ chi ritiene che solo attraverso gli elementi della tecnologia attuale si possa costruire un’avventura degna di questo nome, ebbene scoprira’ che il sale della storia e’ nelle dita dei grandi scrittori, non nella materia che ci circonda.


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