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“La Spada Blu” di Robin McKinley: un’eroina per il Damar

Creato il 30 maggio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
“La Spada Blu” di Robin McKinley: un’eroina per il DamarTitolo: La spada bluTitolo originale: The Blue SwordAutore: Robin McKinleyEditore: FanucciCollana: TweensPagine: 368
Prezzo: 14,00Traduttore: Anna Ricci

Trama: La madre e il padre di Harry Crewe sono morti, così suo fratello Richard trova per lei una sistemazione presso due nobili signori, che se ne prendono cura come di una figlia. La regione desertica nella quale si stabilisce, odiata dai suoi abitanti per le difficili condizioni climatiche, esercita invece sulla ragazza un fascino inspiegabile. Ma è una terra su cui incombe la minaccia di una guerra: le popolazioni del Nord vogliono spazzar via il Popolo delle Colline. Nel timore di non poter affrontare il nemico, Corlath, sovrano delle Colline, portatore di un Dono magico tramandato dai suoi antenati, chiede aiuto alla gente di Harry; l’incontro fortuito con la ragazza risveglia in quel re dallo sguardo misterioso un desiderio così forte da indurlo a portarla via con sé. Harry scopre così una cultura che segue i ritmi naturali, e si lega al re come nessun’altra donna era riuscita a fare prima; viene addestrata come un guerriero e ben presto la sua abilità arriva a domare la leggendaria Spada Blu. E mentre la guerra si profila all’orizzonte, Harry si troverà a mettere alla prova la sua arte, in una missione proibita e pericolosa che la porterà molto lontano.Potete leggere un estratto del libro QUI

RECENSIONE

“Questa è Gonturan” disse Corlath , e per la sala si levò un mormorio di assenso e riconoscimento. I Cavalieri restarono in silenzio. “È il più grande tesoro della mia famiglia, e ogni nostro discendente maschio la porta per alcuni anni, in gioventù; ma è stata creata per le mani di una donna, e le leggende dicono che tradirà ogni uomo che oserà maneggiarla dopo il suo ventesimo anno di età. Questa è la spada di Lady Aerin, e da moltissimi anni nessuna donna la usa più.”
Con queste parole Harry, ormai Harimad-sol riceve dalle mani di Corlath, il re delle Colline, Gonturan, la Spada Blu. Ma come è possibile che gli abitanti del Damar abbiano accettato questa straniera (un’Outlander) e le abbiano donato la spada più preziosa che possiedono? La spada di Aerin, l’Assassina di Draghi, l’eroina più importante della storia del Damar?
Harry è una giovane nobile di Home rimasta orfana. Il fratello Richard è un militare di stanza nel Daria, un continente desertico, con le milizie dei colonizzatori Homelander; Richard la chiama presso di sé ad Istan, sul confine occidentale, e la affida alle cure di Sir Charles e Lady Amelia Greenough, che la trattano come una figlia. Harry non è una giovane come le altre: più alta della norma e molto atletica, si è sempre comportata come un maschiaccio. Fin dai primi giorni del suo soggiorno nella residenza dei Greenough, la terra desertica su cui si trova esercita un misterioso fascino su di lei. In questo trova un alleato nel Colonnello Jack Dedham, un vecchio amico di Sir Charles, anch’egli affascinato dal popolo delle Colline e dai suoi magnifici cavalli.Un giorno Corlath, il re delle Colline ed alcuni dei suoi Cavalieri si recano in delegazione da Sir Charles e dal Colonnello Dedham per chiedere il contributo degli Outlander nella guerra che si profila contro i popoli del Nord, che hanno ben poco di umano. Ma gli Homelander, che per Corlath sono però gli Outlander, non credono alla magia e non vogliono immischiarsi nelle guerre locali, quindi, forse nascondendo la testa nella sabbia, rifiutano il loro aiuto a Corlath. 

L’intero continente dariano poteva cadere nelle folli e avide mani di Thurra e le sue bande, fatte di personaggi perfino meno umani di lui; e allora gli Outlander avrebbero conosciuto la magia più di quanto desideravano.
E se gli Outlander avessero vinto? Corlath non sapeva quante truppe avessero da mandare in battaglia, qualora fosse stata ingaggiata; avrebbero imparato nel modo peggiore cos’era il kelar per mano di Thurra. Ma perfino il kelar era limitato; gli Outlander erano caparbi e, nella loro caparbietà, coraggiosi. Spesso erano stupidi, più spesso ancora erano inefficaci, e non credevano in nulla che non potessero vedere con i loro occhi.
Nell’andare via irato, Corlath incrocia lo sguardo di Harry, e in quel momento gli occhi della fanciulla gli provocano un turbamento: il kelar del re, il suo potere, gli fa intuire che quello sguardo, quella ragazza sono fondamentali per il suo popolo. E dunque, spinto da un impulso del kelar, che non riesce a spiegare neanche a se stesso, Corlath decide di tornare indietro e di rapire nottetempo la fanciulla.
Sapeva fin troppo bene che avendola rapita dalla sua gente aveva compiuto un atto di cui doveva vergognarsi, anche se non aveva alternative, anche se lei e il kelar che portava con sé avrebbero giovato alla sua amata patria come lui non sarebbe stato in grado di fare.
Harry si sveglia ancora inebetita dall’incantesimo del sonno che Corlath ha operato su di lei e si rende conto di essere stata rapita, ma reagisce subito in maniera anomala: sembra non aver paura e soprattutto non vuole mostrare il minimo segno di debolezza, così si adegua stoicamente alla sua nuova situazione, anzi, a causa del suo orgoglio, cerca di dimostrare di essere una ragazza coraggiosa
Cammina e mi sorride come se fosse una gran dama a casa sua, e non una prigioniera di… di… Ma fu lì che il suo pensiero si interruppe, dal momento che né lui né nessun altro aveva un’idea precisa del motivo per cui era stata catturata, o era diventata involontariamente un’ospite, o di qualunque cosa si trattasse.
E da subito Corlath le accorda la massima fiducia: sa che gli Outlander non verranno a reclamare la fanciulla e sa che la giovane non riuscirà a fuggire, non tenterà neanche di farlo, così non la tiene legata e, anzi, durante i pasti, le affida un coltellino per tagliare le pietanze! Durante uno dei banchetti del re, Harry assaggia  il meeldtar, l’Acqua della Veggenza, ed ha delle visioni. Ma di solito l’Acqua della Veggenza parla solo a chi è dotato di kelar! Le visioni di Harry sono molto vivide, vede eserciti, vede se stessa che combatte brandendo una spada blu, ma soprattutto vede Aerin, l’eroina dai capelli rossi, che la guarda con benevolenza e compassione, come una sorella maggiore.
 “E alcuni giorni dopo, l’intero accampamento ha visto lady Aerin uscire dal fuoco e venire a salutarti, portando la Spada Blu, Gonturan, con la quale riconquistò la Corona dell’Eroe e sconfisse gli eserciti del Nord.”
[…]
“Per noi, chiunque abbia il Dono della Veggenza è destinato a ciò che vede; crediamo che sia una guida, una direzione, un aiuto mandato dagli dèi, o dagli eroi della nostra passata grandezza, a cui ancora sta a cuore quanto accade ai figli dei loro figli.”
“La Spada Blu” di Robin McKinley: un’eroina per il DamarSpinto dagli impulsi del suo kelar, ma soprattutto incoraggiato dal kelar presente in Harry e dal legame che la fanciulla sembra avere con Aerin, Corlath insegna ad Harry a cavalcare gli splendidi destrieri da guerra delle Colline e le dona il bellissimo Tsornin, Sole Dorato. Poi la affida alle cure di Mathin, uno dei suoi cavalieri più anziani per imparare la lingua del Damar prima, per addestrarla a combattere poi: Harry dovrà partecipare al torneo dei laprun che si terrà da lì a sei settimane, un torneo che assegna al vincitore la sua spada per mano del re
Saranno sei settimane fondamentali per Harry che, sotto l’esperta consulenza del fido Mathin imparerà a maneggiare la spada e a portare lo scudo rotondo che usa il Popolo delle Colline in sella a Tsornin, come se tutto ciò fosse una conoscenza innata in lei.
Eppure non riusciva a evitare di notare la sensazione che non stesse apprendendo quelle cose per la prima volta, ma che fossero abilità nascoste da qualche parte, e che ora, al bisogno, venivano ripescate
Al termine dell’addestramento Harry viene condotta da Mathin verso la Capitale, nella piana dove si terrà il Torneo dei laprun. Dopo una serie di combattimenti di gruppo con armi di legno, ad Harry viene restituita la spada per gli incontri individuali. Lo scopo del combattimento è di sconfiggere l’avversario senza ferirlo, magari disarcionandolo, ma l’azione più prestigiosa è recidere di netto la fascia colorata che ogni cavaliere ha in vita, la fascia a cui viene assicurata la spada quando non la si utilizza. Dopo un numero imprecisato di scontri e di recisioni di fasce, Harry arriva davanti all’ultimo cavaliere, celato da una sciarpa, e recide anche l’ultima fascia, scoprendo che si tratta di Corlath!
Harry viene dichiarata vincitrice del torneo: Laprun-minta. Il suo nome diventerà per tutti Harimad-sol, la Damalur-sol, l’eroina, che il Popolo delle Colline sta aspettando da tempo per sconfiggere Thurra e gli eserciti del Nord. Con una solenne cerimonia Corlath dà ad Harry Gonturan, la Spada Blu, e la nomina Cavaliere del Re. Ma non c’è tempo per i festeggiamenti, la guerra incombe e tutti i cavalieri, anche i laprun che hanno partecipato al torneo, partono verso i passi a Nord-est. Sarà Harry, ormai Harimad-sol, all’altezza del compito che le è stato affidato dalla stessa Aerin, l’Assassina di Draghi, l’eroina dalla rossa chioma? Avrà fatto bene Corlath a fidarsi del suo kelar rapendo la giovane?
La Spada Blu è un fantasy epico molto ben costruito: inizialmente avevo creduto che l’ambientazione avesse ben poco del fantasy: gli Homelander a cui appartiene la protagonista sembrano degli inglesi dell’Impero Coloniale nell’Ottocento, solo i nomi geografici servono a mantenere l’aspetto fantasy del romanzo; i costumi, gli oggetti di uso comune, i mezzi di trasporto ce lo fanno pensare: la ferrovia, i fucili, il tè, la spremuta d’arancia, la limonata, i sigari… addirittura si parla di penny! Poi ho compreso che l’autrice si è servita di questo sotterfugio per far risaltare maggiormente la natura magica del Popolo delle Colline e di tutto il continente Daria a discapito degli Homelander, che sono invece uomini comuni ed anche poco inclini a credere nell'elemento magico. Non appena viene rapita, infatti, Harry, entrerà davvero in un mondo epico, rivelando così un fantasy nel fantasy: infatti è come se il rapimento costituisse una sorta di soglia che fa entrare nel vero fantasy. Paradossalmente all’eroina è il secondo mondo a sembrare più vivido, più reale, perché le fa provare sensazioni più forti:
C’era anche una realtà nella sua nuova vita che in quella precedente era mancata, e si accorse con grande stupore che non aveva mai amato né odiato davvero, perché non aveva mai visto il mondo in cui viveva in modo abbastanza attento da poter provare una passione. Questo mondo invece era già molto più vivido per lei, e più intenso, al punto da darle gioia e terrore, rispetto alla dolce e verdeggiante campagna, che ricordava con affetto ma in modo indistinto
Ma questo dipende dal fatto che Harry fra gli Homelander non ha più nessuno a parte il fratello, che pure si comporta a volte in modo distaccato con lei. Le persone con cui vive, per quanto gentili e premurose, sono degli estranei, per cui, quando Harry viene rapita e comincia a vivere fra i Cavalieri di Corlath, si rende conto che il suo posto è a Damar. E questo, oltre ad un altro particolare che non svelo perché è uno spoiler, è il motivo per cui Harry sembra rassegnarsi da subito al rapimento e trovarsi a suo agio fra i Cavalieri.
“La Spada Blu” di Robin McKinley: un’eroina per il DamarLo stile narrativo, in terza persona che ci fa spesso passare con repentini cambi di focalizzazione dai pensieri di Harry a quelli di Corlath, è molto ricco; le descrizioni dei paesaggi che si susseguono lungo il cammino, un classico nella narrativa fantasy, sono vivide ed accurate. Una menzione speciale la meritano gli animali, importantissimi in questo romanzo, soprattutto i cavalli, che trovano in Tsornin il degno compagno a quattro zampe della Dalumar-sol, l’eroina: le loro descrizioni sono curate addirittura meglio di quelle degli esseri umani
Un fantasy epico che in America è un classico dal 1982, che ha conquistato generazioni di lettori, un’eroina venuta da lontano per salvare il Popolo delle Colline, scelta da una Dalumar-sol ancora più famosa di lei, Aerin, che speriamo di incontrare presto nel secondo romanzo della serie, il prequel de La Spada Blu, The Hero and The Crown.
Trama: Non c’è posto nel Damar per Aerin, la figlia del re, che è anche la figlia di una strega; così Aerin stringe un legame con il cavallo da guerra zoppo di suo padre, Talat, e stuzzica il cugino Tor per far sì che le insegni ad usare la spada. Ma è Aerin che riscopre la formula per il kenet che resiste al fuoco di drago, e quando l’esercito viene chiamato dall’altra  parte del paese è lei che da sola, a parte Talat, arriva a confrontarsi con Maur, il Drago Nero, l’ultimo dei Grandi Draghi, che da secoli si credeva morto…

“La Spada Blu” di Robin McKinley: un’eroina per il DamarL'AUTRICE:Robin McKinley è una delle scrittrici statunitensi di maggior successo degli ultimi decenni. Nel corso della sua carriera ha vinto numerosi premi, tra cui il Newbery Medal per The Hero and the Crown (1985), il Newbery Honor per La spada blu (1983), e nel 2004 il Mythopoeic Fantasy nella sezione Letteratura per adulti con Sunshine. Vive dell’Hampshire, in Inghilterra, con il marito Peter Dickinson e due chiassosi mastini. Con Fanucci Editore ha già pubblicato Sunshine (2010). Sito dell'Autrice

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