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La tempesta perfetta. I mercati azionari in crisi. Seconda parte

Creato il 03 ottobre 2011 da Investiresemplice

Nell’ultimo articolo abbiamo parlato delle principali cause che ci hanno condotti a quello che si può definire un vero e proprio baratro in cui l’economia mondiale e ancora più i mercati finanziari, rischiano di cadere. Oggi ti indicherò quelle che, secondo me, sono le possibili scelte che possiamo (o dobbiamo) compiere sui nostri portafogli di investimento per uscire illesi, o con i minori danni possibili, da questa “tempesta”.

Per brevità lasciamo ad un articolo ad hoc, il perché si debba investire una parte del patrimonio nel comparto azionario. Qui mi limito a dire che, soprattutto per gli obiettivi a lungo termine (Pensione, figli, accumulo di capitale per acquistare casa, ecc.) ha molto senso investire nell’economia, perché consente di avere rendimenti che battono agevolmente l’inflazione. Rendimenti del 6%, 7% e anche oltre non sono assolutamente un’anomalia. Ma, ci  sono diversi “ma”…

L’investitore di azioni dovrebbe aver accettato, lungo il periodo di investimento che oggi è da quantificarsi in almeno 5 anni (anni fa si diceva almeno 10), di dover affrontare anche dei cali improvvisi,  di ampia entità. In realtà questo continuo gioco di “sali e scendi” è parte delle opportunità offerte da questa tipologia di investimento.

Se si compra infatti, nelle fasi di ribasso, e vende in quelle di rialzo, comportarsi insomma come faremmo al supermercato quando c’è un’offerta sul nostro prodotto preferito, consente in seguito di ritrovarsi un portafoglio di valore più alto.

Queste considerazioni si poggiano su degli assunti, senza i quali, investire in azioni può diventare certamente un’esperienza come quella dell’incipit del film di Clooney (…senti la sua furia…). Vediamoli:

-   Occore avere buona tolleranza alla volatilità e “freddezza” d’animo, durante i ribassi

-   L’economia nel lungo termine è sempre crescente e l’insieme (o indice) delle aziende di tutti i settori, ottiene risultati economici positivi (ecomie mondiali)

-   E’ utile diversificare le aree e i settori in cu si investe (no a singoli titoli!)

-   E’ spesso utile investire in momenti diversi. La strategia dei PIANI DI ACCUMULO, che i miei i clienti sanno bene essere uno dei miei  cavalli di battaglia, è senz’altro uno dei metodi migliori per approcciare a questi mercati, molto volatili. Ciò consente di investire la cifra disponbile, in importi più piccoli, in differenti momenti, e di evitare invece di acquistare in unica soluzione per poi scoprire a posteriori, che NON era il “momento” giusto. Questo è particolarmente vero nelle fasi di turbolenza e di ribasso.

-   Grande attenzione ad intervenire in ogni fase del mercato (il vecchio approccio Buy and hold degli anni ’90, che suggeriva di comprare e “dimenticarsi” il proprio investimento, è morto e sepolto). Ciò richiede molta “presenza” sul proprio portafoglio.

La tempesta perfetta. I mercati azionari in crisi. Seconda parte
Premesso che non ho il dono di prevedere gli eventi, qui ipotizzo 2 possibili scenari, che si protranno verificare nei prossi 12/24 mesi:

1) Ripresa. E’ notizia di questi giorni che i Governi delle principali economie mondiali siano pronti ad intervenire congiuntamente, non solo con nuova liquidità per risanare i bilanci degli stati, ma anche con altri correttivi che rilancino i consumi e riportino la fiducia, ora ridotta al lumicino, nel mercato. Questo farebbe si che, l’estate “nera” del 2011, rimanga un brutto incubo estivo da dimenticare velocemente. In questo caso nei prossimi mesi, i momenti di calo, potrebbero essere isolati e facilmente riconducibili alle probabili tensioni che i leader politici vivranno per accordarsi sui parametri di cooperazione. In sostanza: volatilità si ma, gestibile. In questo scenario chi ha investito nei mercati azionari, e magari sta accumulando nuovo risparmio, sarà felice tra qualche mese, di avere pazientato e di aver mantenuto le posizioni, senza disinvestirle

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2) Stagnazione/recessione. Chi mi conosce sa bene, che non sono incline alle cassandre, tuttavia è l’ipotesi per cui propendo. Nelle condizioni che ho elencato sopra, uno degli assunti è che le economie nel lungo termine crescono sempre. La domanda dei prossimi mesi è: di quanto? e in quanto tempo? Tradotto: mi aspetto che i governi (soprattutto) europei, rimangano invischiati nel non-decidere, nel non-accordarsi su riforme strutturali e di lungo termine per le economie e per i mercati finanziari. Intendiamoci, non è la fine del mondo, ma è ipotizzabile che la crescita nei prossimi mesi ci sia, escludendo il rischio di una vera e propria recessione, ma di entità debole per fronteggiare il già citato problema di debito pubblico delle economie occindetali. Ipotizzo che i prossimi 12/24 mesi possano essere costellati da grande volatilità con altri ribassi, se questa seconda ipotesi dovesse verificarsi. E’ comunque una opportunità di acquisto importante, considerato che il mondo non dovrebbe finire (speriamo)

:D

Inutile dire che ogni situazione è differente e merita una approfondita valutazione, ma provo a dare qualche consiglio se questo secondo scenario, dovesse prendere forma. Qual’è un consiglio di base? ridurre del 30%/50% i propri investimenti azionari, lasciando in essere i piani di accumulo. Ciò perché:

A) Se ci dovesse essere ripresa, non si sarà compromessa la propria pianificazione di lungo termine e gli eventuali ribassi di quest’ultimo periodo si potranno, recuperare. E’ ovvio che si potrà dire, con il senno di poi, che era meglio lasciare tutto il 100% investito ed evitare la perdita sulla parte “disinvestita”. Questo è senz’altro vero.

B) Se invece dovessero esserci storni di un altro -15%-20%, si avrà la liquidità per comprare a prezzi più bassi di ora, determinando un prezzo medio di acquisto che si avvicinerà al punto più basso, che ipotizzo debba ancora “venire”. Chi inizia un piano di accumulo in questi giorni, senz’altro non sbaglia…

Direi che è tutto. Ti esorto a lasciare un commento e a condividere, se credi, la pagina con i tuoi amici di Facebook. Sarò felice di risponderti.

Alla prossima settimana.

p.s.: se hai degli argomenti di cui ti piacerebbe parlare, scrivimi. Sto coinvolgendo altri specialisti di settori “attigui” al mio. Seguici nelle prossime settimane…

Ciao


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