Tim Powers
Timothy Thomas Powers, nato a New York nel 1952, ha scritto numerosi romanzi e racconti fantasy e di fantascienza, in cui avvenimenti e personaggi storici si mescolano a elementi occulti e sovrannaturali. La sua prima opera ad avere successo è stato Il Re Pescatore nel 1979, ma è con Le porte di Anubis, vincitore del Premio Philip K. Dick nel 1983 e tradotto in numerose lingue, che si è fatto conoscere dal grande pubblico. Ha scritto nove romanzi (in Italia ne sono stati pubblicati cinque: Le Porte di Anubis, Mari Stregati, Lamia, Il Re Pescatore, Il Palazzo del Mutante). Inoltre ha scritto la serie Fault Lines composta da tre romanzi di cui è stato tradotto solo il primo (L’Ultima Chiamata). Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti prestigiosi, tra cui l’International Horror Guild, il World Fantasy Award e il Locus. Mari stregati ha ispirato il quarto capitolo della saga cinematografica Pirati dei Caraibi, con Johnny Depp e Penelope Cruz.
Sito: www.theworksoftimpowers.com
Titolo: La Tomba Proibita
Autore: Tim Powers (Traduttore: Paola Vitale)
Serie: //
Edito da: Newton Compton (Collana: Vertigo)
Prezzo: 14,90 €
Genere: Fantasy, Horror
Pagine: 539 p.
Voto:
Trama: Inverno 1862. Uno spirito malvagio si aggira per le fredde e cupe strade di Londra. È il fantasma vampiro di John Polidori, che un tempo fu lo zio della poetessa Christina Rossetti e del pittore Dante Gabriel. Proprio Christina, all’età di quattordici anni, ha attirato sulla famiglia la maledizione di Polidori. Una terribile tragedia che, però, ha avuto anche effetti positivi: da allora lo zio ha ispirato con i suoi poteri soprannaturali le opere dei due fratelli. Ma nel tempo il vampiro è diventato sempre più pericoloso: quando Polidori resuscita la moglie defunta di Dante — trasformandola in un raccapricciante vampiro — e minaccia degli innocenti e altri membri della famiglia, i Rossetti capiscono che è giunto il momento di eliminare il mostruoso parente e spezzare la maledizione, anche a costo di perdere per sempre il loro talento creativo. Christina e Dante si ritrovano così catapultati in una Londra sotterranea e soprannaturale di cui non sospettavano l’esistenza. Tuttavia, per entrambi, scegliere tra una vita mortale priva di ispirazione e l’empia immortalità offerta da Polidori potrebbe rivelarsi più difficile del previsto…
Recensione
di Sabba
La Tomba Proibita è il libro più particolare che ho letto nell’ultimo periodo, un po’ perché è un urban fantasy mixato con un romanzo storico, un po’ perché non è né un libro di vampiri, né di fantasmi, infatti la distinzione tra le due tipologie di creature è piuttosto vaga, e infine perché i personaggi che compaiono sono persone realmente esistite.
Tra i protagonisti troviamo Gabriel Rossetti, pittore, e la sorella Christina, poetessa. I loro talenti non sono naturali, ma frutto della maledizione che la quattordicenne Christina ha attirato su di sé, richiamando e invitando ad entrare in casa il vampiro John Polidori, suo zio. Questa sciocchezza segnerà la sua vita per sempre, oltre a quella dei suoi cari: non è facile liberarsi dai demoni una volta che sei entrato nel loro mondo.
Contemporaneamente, seguiremo le vicende di John Crawford e Adelaide McKee. Lui è un veterinario che ha perso tutta la sua famiglia in un tragico incidente, lei è un’ex prostituta perseguitata dai vampiri a causa di un cliente che l’ha esposta al pericolo rappresentato da loro (in seguito si scoprirà di chi si tratta). Inoltre, i due hanno avuto una figlia sette anni prima, frutto di un solo incontro in circostanze tutt’altro che gradevoli. Il padre ne ignorava l’esistenza, la madre la credeva morta. In realtà è viva e il vampiro Polidori la tiene con sé. Quando Adelaide lo scopre, farà in modo di liberarla insieme a John, ma non è semplice battere Polidori.
Grazie agli sforzi uniti dei fratelli Rossetti, di John e di Adelaide, il vampiro sarà sconfitto e tutti loro verranno liberati dalla sua influenza, ma solo per sette anni, poi la sfida ricomincerà più insidiosa che mai.
La trama è accattivante, ma è raccontata in un modo che a volte sconvolge il lettore, confondendolo momentaneamente quando ci sono i salti temporali (piano piano lo scrittore spiega tutto, però è ugualmente sconvolgente). I colpi di scena non mancano e la lettura procede sempre a ritmo sostenuto, nonostante il libro non sia dei più brevi. Inoltre, sono curiose le tecniche utilizzate dai personaggi per evitare i vampiri e anche quelle adoperate per comunicare con le anime dei morti. Ho gradito particolarmente il ruolo degli spiriti degli animali defunti, ma non dico altro per non rovinare la sorpresa!
Il linguaggio è scorrevole e le descrizioni dei luoghi e delle persone sono veramente ben costruite. Non mi sono piaciuti, però, i dialoghi tra i personaggi: non mi sono sembrati molto ottocenteschi e spesso li ho trovati un po’ confusi.
Non ho amato tutti i personaggi: alcuni all’inizio del libro apparivano troppo stupidi per essere apprezzati e fino alla fine sono rimasto con queste opinioni (anche se forse potevo considerarli “evoluti” durante la vicenda).
Tutti gli intrecci sviluppati durante la narrazione verranno risolti, uno dopo l’altro, fino ad arrivare al finale più che completo, che ci offrirà uno scorcio delle vite di tutti i protagonisti sopravvissuti.