Legge per le unioni civili omosessuali.

Entro la fine del mese Renzi punta a presentare in Parlamento un testo che accorda alle coppie omosessuali la possibilità di unirsi civilmente.

Le battaglie che da anni portano avanti gli omosessuali, ma anche moltissimi eterosessuali, starebbero per arrivare ad una conclusione. I diritti di vedersi riconosciuti come coppia dinnanzi alla legge e allo Stato vengono riconosciuti, come spiega il premier, secondo il modello tedesco. Dal 2001, infatti, in Germania le coppie omosessuali possono registrare la propria “partership” – non è un matrimonio come lo si intende tradizionalmente – in Comune dinnanzi a dei testimoni. Non è possibile adottare bambini, se non che siano figli di un componente della coppia. E a quanto pare gli stessi tedeschi sono decisamente soddisfatti del loro modello.

Così, Matteo Renzi ha deciso che il testo italiano sarà composto a partire da queste linee guida. Parlare di matrimonio non è possibile perché non lo è, per l’aspetto delle adozioni.

Se da un lato questo provvedimento scatenerà le critiche dei conservatori, e della comunità cattolica, dall’altro è certo che anche le associazioni Arci di tutta Italia domanderanno perché non il modello matrimoniale egualitario sulla base di Spagna e Francia.

Senz’altro il riconoscimento dei propri diritti è una vittoria, dopo anni di lotte, di manifestazioni, di dibattiti. La prima manifestazione gay italiana fu a Roma, nel luglio del 1994, che diventò poi specificamente il Gay Pride nel 2001 a Milano. Venti anni di proteste arcobaleno sfociano, finalmente, in un riconoscimento davanti alla legge. Diritti e doveri uguali alle coppie eterosessuali, e la possibilità che il legame affettivo valga effettivamente qualcosa per lo Stato, e che non sia lasciato in un cono d’ombra – per chi ricorda, dopo la morte di Lucio Dalla, il compagno a cui era legato da anni non ebbe diritto ad alcun riconoscimento, e tutti i beni affettivi e materiali del cantante andarono ad alcuni lontani familiari con cui non aveva contatti né rapporti: sarebbe auspicabile che non capitino più episodi del genere, dove un vincolo familiare lontano e sdrucito vale di più di un legame d’amore seppur non tradizionale.

Il disegno di legge di Renzi verrà presentato in Parlamento entro la fine del mese, in una seduta che pare essere quella buona.