Legge stabilità. Non ci saranno tagli alla sanità

Photo credit: Università Campus Bio-Medico di Roma / Flickr / CC BY-SA 2.0.

Legge stabilità. Sembrerebbero scongiurati i tagli alla sanità, che erano stati paventati all’interno della legge stabilità. I tagli alla sanità, del valore di 3,5 miliardi di euro, sarebbero stati compresi nel capitolo tagli alle regioni e sarebbero serviti per fare cassa per far quadrare i conti della legge stabilità. La bozza di legge stabilità è ora in esame dal Consiglio dei Ministri e l’orientamento del governo, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe di non procedere a una sforbiciata dei bilanci regionali, ma limitarsi a risparmi di cassa tramite riorganizzazioni funzionali, misure in grado di aumentare l’efficienza.  Prova ad alleggerire la situazione anche il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, che si definisce ottimista sull’esito dell’accordo con le Regioni sui tagli alla spesa sanitaria: “siamo in contatto con i presidenti e penso che alla fine si troverà una soluzione equa per tutti”. L’emergenza era scattata ieri dopo l’allarme del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il ministro aveva lanciato l’allarme sui tagli alla spesa sanitaria, inizialmente previsti nella legge stabilità: “ho detto con grande chiarezza che il Sistema Sanitario nazionale non può sopportare i tagli che abbiamo letto sui giornali, da 1,5 a 3 miliardi. Pena il rischio di far saltare il sistema stesso e non riuscire a garantire i livelli essenziali d’assistenza”. Anche il Pd aveva lanciato l’allarme ieri, con la dura presa di posizione del segretario Guglielmo Epifani, che ha chiesto uno stop ai tagli alla sanità: “bisogna lavorare per aiutare la crescita, sostenendo le possibilità di investire dei comuni virtuosi, allentando il patto di stabilità, e guardando con attenzione alle esigenze delle autonomie. Ma dobbiamo dare anche un altro segnale di inversione di tendenza e di fiducia rispetto alle attese dei cittadini, chiudendo finalmente la stagione dei tagli continui alla sanità”.  Continua quindi la polemica sulla legge stabilità, legge che, si può stare certi, scatenerà ancora polemiche a non finire che costringeranno a rivisitazioni continue.