Leopolda. Renzi modera il meeting dei suoi sostenitori

Photo credit: Sailko / Wikimedia Commons/ CC BY-SA 3.0.

Continua l’appuntamento della Leopolda a Firenze, un grande palcoscenico per parlare di comuni e amministrazione, ma soprattutto una vetrina per il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che ospita la convention in casa e riunisce supporters e curiosi in un appuntamento di condivisione e discussione sui problemi che affliggono l’Italia. Lo stesso Renzi si pone come moderatore delle sessioni, girando tra i tavoli della Leopolda e cercando di rispondere alle centinaia di domande e richieste che piovono soprattutto dalla rete. Per quanto riguarda la discussione, ci sono 4 minuti a testa per parlare e gli argomenti sono tantissimi. Renzi ci tiene a sottolineare come “non è un’iniziativa del Pd, è un’iniziativa che parla anche ad altri mondi”. E infatti nessun logo politico è presente in sala, solo persone e contenuti che attendono di essere condivisi. Oltre a Renzi, a moderare la discussione ci saranno anche Marianna Madia, deputata Pd, sul tema delle pensioni, Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria (infrastrutture), Edoardo Nesi (Made in Italy) e il neo supporter del sindaco di Firenze Michele Emiliano, sindaco di Bari, che si occuperà di sicurezza urbana. Mancherà invece il coprotagonista della scorsa edizione della Leopolda Giuseppe Civati, dato che questa volta correrà in opposizione a Renzi alle primarie del Pd. Da registrare anche la partecipazione, oggi, del segretario Pd Guglielmo Epifani, che ha ribadito di essere andato “per ascoltare e perché invitato”. Non era mai accaduto che un segretario Pd partecipasse alla kermesse, ma ormai l’onda genziana sembra aver infranto gli argini di corrente minoritaria e sempre più persone, interessate o meno, paiono aderire al progetto politico del sindaco di Firenze. Oggi è intervenuto alla Leopolda anche Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’ANCI, nonché supporter di Renzi. Ma tanti altri nomi sono in scaletta, ognuno per un diverso ambito: da Antonio Campo Dall’Orto (creatore di Mtv) allo scrittore Alessandro Baricco, dal politologo Roberto D’Alimonte a Oscar Farinetti di Eataly. Una convention che, per una volta, sembra davvero il preludio a qualcosa di più grande.