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Letterina a Babbo Natale. Regali via Pec in mondovisione

Creato il 23 dicembre 2011 da Subarralliccu @subarralliccu

Carissimo Babbissimo,
come da tradizione inventata, ti scriviamo la nostra lettera di Natale. Nel 2011 hai esaudito quasi tutti i nostri desideri, e dunque torniamo alla carica. Noi, nel frattempo, abbiamo fatto i bravi, anzi i bravissimi. E siccome vogliamo esagerare ed essere braverrimi, quest’anno ti chiediamo solo 5 cose invece che 10. È una promozione. Approfittane.

Letterina a Babbo Natale. Regali via Pec in mondovisione

primo regalo.
Caro padre Natale riprenditi questo stramaledetto facebook. Torna indietro al tempo in cui Zuckerberg era adolescente e pidocchioso, portagli in regalo una donna bellissima, anzi esplosiva, tutta per lui e per i suoi maledetti 15 anni da smanettone.

secondo regalo.
Caro Red babbissimo fai in modo che il Comune di Nuraminis rimetta on line il video del consiglio comunale che ha tolto dal suo sito per imperscrutabili motivazioni celesti.

terzo regalo.
Mitico Babbone aiuta i sardi ad essere ancora più sardi. A diventare mega sardi al cubo. Aiutali a vivere immersi fino al collo nell’identità sarda, così da identificare, anzi no, identizzare tutte le strade, tutte le montagne, tutti i sospiri, tutti i mari e le coste, tutti i fiori, tutte le follie, tutte le spensieratezze che hanno. Caro babbo, istituisci d’imperio il “culto dell’identità sarda al cubo” e quello delle “radici a tutti i costi” e poi anche quello del “balente attraente” che in Sardegna ne abbiamo un bisogno spellato, cotto e mangiato.

quarto regalo.
Babbone bello, pensa pure per te una volta tanto: fai uno spot celestiale e in mondovisione, che illumini tutto il cielo per 24 ore, e ci convinca a spendere 5 minuti al giorno per difendere la terra dove siamo nati e cresciuti. Se non convinci il mondo intero di quanto sia grave lo scioglimento dei ghiacci polari, rischi di rimanere senza casa. Movirindi!

quinto regalo.
Ecco il regalo più importante, caro babbo dei babbi. Regalaci un anno di vita, pieno di scelte compiute, di decisioni prese, di impegni rispettati, di lavori ritrovati e di passioni mai perse. Regalaci un anno di sorrisi e di discussioni, un anno di strette di mano e di bisticci liberanti. Regalaci un anno pieno di incontri e di viaggi, di lotte e di battaglie, vinte o perse, ma combattute. Regalaci un anno senza giudicare, un anno senza violenza, senza censure, un anno diverso dal 2011.


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