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Lista della spesa: attenzione al Greenwashing

Creato il 01 marzo 2011 da Progettiambiente

Lista della spesa: attenzione al GreenwashingL’articolo di oggi e’ dedicato al fenomeno del Greenwashing: l’ingiustificata appropriazione di virtu’ ambientaliste da parte di imprese finalizzata alla promozione di un’immagine positiva delle proprie attivita’ e spesso a spostare l’attenzione da attivita’ dannose per l’ambiente.

Ho avuto il piacere di parlare con la co-fondatrice di Terressential, Diana Kaye, al fine di fare chiarezza sulla questione.

Negli Stati Uniti, l’utilizzo del termine “biologico” e’ regolamentato ma purtroppo non altrettanto tutelato nella sua applicazione pratica. Spesso grandi compagnie elargiscono donazioni al governo, che poi agisce di conseguenza creando eccezioni ad hoc ed allentando la cinghia nelle regolamentazioni. L’attenzione dei media sull’argomento non e’ abbastanza corposa da incoraggiare il governo ad agire con piu’ forza. La Federal Trade Commission (Commissione per il Commercio statunitense) ha rilasciato le proprie linee guida in merito ottenendo commenti da parte della popolazione ed organizzazioni interessate a vario titolo. A tal proposito il National Organics Standards Bord ha raccomandato che i prodotti per la cura del corpo a contenuto biologico fossero soggetti a certificazione.

Il marchio USDA Organic e’ l’unico che certifica i prodotti realmente biologici ma molto spesso negozi e supermercati contribuiscono ad amplificare il fenomeno del Greenwashing utilizzando il termine “biologico” senza averne titolo o cercando di confondrere il consumatore con etichettature “all natural” o simili.

Il fenomeno del Greenwashing non riguarda solo i prodotti biologici. Infatti, molte compagnie utilizzano il concetto di responsabilita’ sociale d’impresa in modo improprio, producendo un’immagine distorta o mistificatoria della realta’.

Dovremmo tutti diffidare da rivendicazioni ecologiche senza fondamento per non supportare indirettamente il fenomeno del Greenwashing e vedere il nostro denaro impiegato in campagne fraudolente e in attivita’ dannose. In fin dei conti essere un consumatore responsabile significa ricercare informazioni prima di scegliere cosa acquistare.

Per saperne di piu’ potete leggere il seguente documento, con dettagli su cio’ di cui ho parlato in precedenza, sul ciclo-vita dei prodotti, sulla biodegradabilita’ dei prodotti, sull’utilizzo di marchi di certificazione.

Buona lettura, e buoni acquisti!

Fonti:

http://www.ftc.gov/os/fedreg/2010/october/101006greenguidesfrn.pdf

http://www.terressentials.com/

Autore: Kristin Landry, Another Way – Evanston Green Eyes


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