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Lo scandalo vergognoso dei prestiti vitalizi ipotecari. Una speculazione bancaria a danno degli anziani

Creato il 24 maggio 2012 da Iljester

Lo scandalo vergognoso dei prestiti vitalizi ipotecari. Una speculazione bancaria a danno degli anziani

Nel post precedente ho parlato della speculazione sui beni rifugio degli italiani: oro e casa. Due beni che sappiamo essere particolarmente cari a chi vede nero nel futuro e intende ripararsi da eventuali sorprese. Ho parlato dunque del fatto che sia l’oro che gli immobili oggi vengono rastrellati in modo piuttosto sospetto, attraverso una crisi che investe in primo luogo la moneta e poi in connessione di questa il debito pubblico italiano, che sappiamo essere in mano agli speculatori, i quali hanno tutto l’interesse a che il rendimento dei titoli pubblici rimangano alti.

Ora aggiungo un ulteriore tassello al ragionamento, partendo da un dato di fatto che molti di voi probabilmente conoscono già : l’80% degli italiani è proprietario della casa in cui vive. Un enorme patrimonio immobiliare in mano a un’altissima percentuale di persone. Una roba che non piace a chi ama speculare e accentrare ingenti beni per fare affari in regime oligarchico o monopolista.

Ed è da questo punto che parto per parlarvi di uno scandalo taciuto che la mia collega blogger, Saura Plesio, mi ha segnalato: lo scandalo dei prestiti vitalizi ipotecari. Lo ammetto, non conoscevo il problema e ignoravo l’esistenza di questa forma di "finanziamento" in tarda età . Così mi sono documentato e ho scoperto che la porcata (perchè è una porcata!) se mai dovesse avere successo e prendere piede qui in Italia, comporterà  l’accentramento progressivo dell’ingente patrimonio immobiliare degli italiani, nelle mani di società  bancarie, fondazioni bancarie, società  finanziarie e immobiliari legate alla finanza, ricchi e grassi speculatori e così via. E si aprirà  un nuovo mercato, oggi poco redditizio: quello delle locazioni.

Ma cosa sono nella sostanza i prestiti vitalizi ipotecari? Sicuramente se siete arrivati fin qui, state morendo dalla voglia di capire. A tal proposito faccio presente che questa forma di finanziamento è stata sponsorizzata qui in Italia dalla ministra piangente, Elsa Fornero, in tempi non sospetti (2009). Predicava all’epoca la ministra:

Se la formazione è importante per i giovani, per gli anziani è essenziale la disponibilità  di rendite il più possibile economiche, semplici e sicure, così da incoraggiare l'assicurazione contro il rischio idiosincratico di longevità . In questo caso, occorre sviluppare e rendere più appetibili prodotti, quali il prestito vitalizio ipotecario (reverse mortgage), per rendere maggiormente liquido il valore dell'abitazione che di solito rappresenta la parte di gran lunga preponderante del patrimonio degli anziani.

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Già  questa affermazione vi farà  intuire il meccanismo del cosiddetto "reverse mortgage". Io però˛ ve lo spiego da un lato che rivela la sostanza pratica di un affare che, al di là  delle parole di elogio e speranza della ministra e della pubblicità  che lo accompagna (“il prestito senza rate”) in veritĂ  nasconde un unico obiettivo: indebitare ancor piĂš gli italiani per mezzo dei loro genitori ed espropriare così gli stessi del patrimonio immobiliare che possiedono con il minimo sforzo, dando una illusione creditizia apparentemente reale.

Ma procediamo. Prima di tutto, il prestito vitalizio ipotecario lo concederà  una banca, una società  finanziaria e/o una banca/assicurazione. Dopo di che per ottenerlo bisogna avere determinati requisiti:

  1. Essere proprietari della casa in cui si vive, il cui valore sia superiore ai 75 mila euro.
  2. La casa deve essere di piena proprietà , senza vincoli, ipoteche, oneri, usufrutti e altri pesi.
  3. Il proprietario deve avere un’etĂ  maggiore dei 65 anni.

Se i requisiti sussistono, l’anziano potrà  ottenere il prestito richiesto sotto forma di vitalizio. E qui inizia la puzza di bruciato. Perchè il prestito non può˛ eccedere il 20% ” leggete bene: il 20%! ” del valore dell’immobile, salvo non si tratti di persona novantenne (!). In tal caso, potrà  ottenere un prestito pari al 50% del valore dell’immobile.

Capita la fregatura? La banca concederà  all’anziano un prestito sotto forma di vitalizio nella misura del 20% del valore dell’immobile. In cambio otterrà  una ipoteca sull’immobile che riscatteranno i figli/eredi alla morte dell’anziano a un interesse che oscilla tra il 6 e il 6,5%. Ipoteca, capitale più interessi a totale vantaggio delle banche e delle società  finanziarie e a totale carico degli eredi dell’anziano defunto.

E se i figli/eredi non intendono pagare o perchè non hanno i soldi, o perchè semplicemente non vogliono? Beh, a quel punto la banca farà vendere l’immobile tramite procedura esecutiva. Ora ditemi: secondo voi quanti figli alla morte dell’anziano genitore vorranno evitare il pagamento di un somma che sarà  comunque ingente? Diciamo più della metà, per essere ottimisti. Ergo i prestiti vitalizi ipotecari sono un grasso affare per gli istituti di credito. I quali, con un minimo sforzo economico – anche viste le aspettative di vita di un settantenne e il generale impoverimento della popolazione (per la crisi e l’inasprimento della pressione fiscale) -avranno la possibilità  di ottenere praticamente a gratis una grossa fetta del patrimonio immobiliare italiano, o in alternativa, il capitale erogato, gravato di un sostanzioso interesse.

Fonte: Saura Plesio, Nelmerito, Panoramassicurativo,  

  1. La Banca non diventerĂ  titolare del bene (esiste il divieto di Patto Commissorio), ma potrĂ , attraverso la sua azione esecutiva, farlo immettere nel mercato immobiliare.

di Martino © 2012 Il Jester 


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