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Lo sciopero della CGIL? Un flop condito da violenze e dalla decapitazione di Berlusconi mimata

Creato il 08 maggio 2011 da Iljester
08 maggio 2011 | Economia, Politica | Permalink Il sindacato guidato dalla Camusso fallisce la chiamata dei rossi. Lontana dalle adesioni bulgare, la CGIL, sempre più in difficoltà, si perde nelle violenze di piazza, nel ridicolo teatrino che inscena la decapitazione del Premier e nel tandem patrimoniale-ICI.

Lo sciopero della CGIL? Un flop condito da violenze e dalla decapitazione di Berlusconi mimataSe ne parla come di una dimostrazione folkloristica quella della decapitazione del (finto)Premier, o meglio della scenetta che ritrae uno scioperante con la maschera di Berlusconi, e un altro che con un finto motosega accenna a tagliargli la testa. Però è chiaro che è indice di un atteggiamento che va oltre la semplice protesta di natura sindacale (non ci sono concrete e reali rivendicazioni sui contratti), e affonda le proprie radici nella protesta puramente politica, quella che ha praticamente svuotato di significato il concetto di sciopero, così come previsto dalla nostra Costituzione (art. 40).
E che quelli indetti dalla CGIL siano scioperi politici, fondati sulla logica dell’opposizione, non vi sono dubbi. Del resto, mentre la Camusso, in tempo di crisi, chiede ai lavoratori di starsene a casa a far nulla o a farsi la passeggiata in piazza (ma sul concetto di passeggiata vi dirò poi), CISL e UIL si confrontano con il Governo e ottengono ottimi risultati in termini di politiche del lavoro, come l’assunzione di 67 mila precari nelle scuole. Un successo che la Camusso e il sindacato più rosso di sempre vorrebbero offuscare con la solita lagna del Governo che non fa nulla. Il vero è che questo Governo potrebbe anche assumere (sogno proibito di qualsiasi comunista) tutti i disoccupati italiani, immigrati compresi, alle sue dipendenze, che la CGIL non sarebbe comunque contenta, semplicemente perché la sua è una posizione ideologica: governano bene solo i compagni della sinistra, solo loro sono legittimati a governare.
Mi spiace per la Camusso, ma la sinistra nei governi è sempre stata un disastro pericoloso, e gli italiani – e forse persino molti di quelli che vanno in piazza a farsi la passeggiata durante gli scioperi – lo sanno. Del resto, come può non essere pericoloso chi propone patrimoniali e reinserimento dell’ICI?. Ecco perché poi vince il centrodestra, e quando, negli ultimi quindici anni, ha prevalso il centrosinistra, l’armata brancaleone guidata da Prodi ha combinato pasticci che ancora oggi il Governo tenta di eliminare o di arginare. Il più grosso sicuramente è quello del precariato nella scuola pubblica. Perché quando si considera un settore come quello dell’istruzione uno stipendificio e nulla più, è allora che i guai nascono per tutti: per la scuola, la collettività, e per gli stessi precari che intanto hanno acquisito delle aspettative che non potranno essere soddisfatte per via della spesa pubblica crescente e della crisi economica che ha impoverito tutti, Stato compreso.
Ma torniamo alle passeggiate in piazza. Anche questa idea di sciopero in realtà deve essere smentita. Se si può soprassedere sul teatrino del finto Premier che viene fintamente decapitato da un lavoratore, è più difficile far finta di nulla sulle ondate di violenza che hanno accompagnato il flop di questo ridicolo sciopero generale al quale ha aderito appena il 13% dei lavoratori pubblici e circa il 30% dei lavoratori privati (sono ben lontani i tempi delle adesioni bulgare in stile sovietico). Del resto, leggendo i giornali, sono state registrate ondate di violenza tipica dei centri sociali e degli anarchici, durante i cortei e le manifestazioni in ogni parte d’Italia, con scontri, risse e danneggiamenti a beni pubblici e privati. Tanto che il leader della CISL, Bonanni ha ammonito la CGIL: «Finché loro non sconfesseranno la violenza verbale e fisica e non smetteranno di fare sindacato in collegamento con la politica, avremo sempre problemi». E questi problemi sono soprattutto di natura unitaria. Con le violenze – pare voglia dire Bonanni – l’unità sindacale è a rischio e ogni sindacato andrà per la sua strada.
Ma il leader della CISL non dice solo questo. Commentando lo sciopero generale, dice qualcos’altro di significativo. Riferendosi alla mobilitazione del 18 giugno per chiedere al Governo misure su fisco, occupazione e crescita, il leader sindacale afferma: «Abbiamo organizzato una mobilitazione di sabato perché noi non facciamo scioperi generali finché c’è la crisi».
Ebbene, credo che questo sia l’atteggiamento giusto. Un Sindacato che tutela effettivamente le istanze e i diritti dei lavoratori tentando un dialogo con il Governo ed evitando di mettere in difficoltà l’economia del paese con scioperi generali che non solo non hanno ragione d’essere, ma che sono frutto di un atteggiamento ideologico-politico irresponsabile, prestandosi peraltro a manifestazioni di violenza inaccettabili. La Camusso e la CGIL riflettano e rinsaviscano. Sempre che non sia già troppo tardi…

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Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235

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Tags: berlusconi, berlusconi decapitato, bonanni, camusso, Cgil, CISL, decapitazione berlusconi, Governo, precari, premier, Sciopero Generale, sindacato, UIL
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