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Lo strano caso dell’insolito dirimpettaio

Creato il 01 settembre 2013 da Alextog @sandratognarini

Come i miei affezionati lettori ben sanno, da qualche mese ho traslocato dalla “banlieue” a Milano città. Adesso abito in un condominio di otto piani (il nono per le soffitte) e su ogni piano ci sono due o tre appartamenti. Per quanto mi riguarda, su un lato abita una giovane coppia con bambina piccola. Sull’altro lato, nessuno. Quasi sempre, diciamo. Perché, in media tre volte alla settimana, arriva un tale che avrà una quindicina di anni più di me che, in perfetto silenzio, schiaviccia, entra nell’appartamento, vi si trattiene una ventina di minuti, torna sul pianerottolo, richiude la sua porta, dà un calcetto allo stuoino per farlo aderire perfettamente alla mia porta, si avvicina all’ascensore, vi entra e puf… scompare alla vista fino alla prossima occasione.

Un po’ perché, fin dall’infanzia, mi è sempre piaciuto farmi i fatti altrui, un po’ perché più di venti anni di giornalismo hanno vieppiù sviluppato questa mia “passionaccia”, un po’, infine, perché vedo “misteri” dappertutto (adoro Howard Phillips Lovecraft…) mi sto chiedendo da settimane cosa diavolo ci sia (e cosa diavolo ci faccia) in quell’appartamento il tale in questione le tre volte alla settimana che, quatto quatto, torna a trovarci.

Cosa c’è in quell’appartamento?

Vediamo… E’ un deposito di droga? C’è la mummia della madre morta della quale il tale riscuote ancora indebitamente la pensione? C’è un armadio, stile “Cronache di Narnia”, che conduce nell’Altrove?

Quello che mi insospettisce è il silenzio. Silenzio assoluto quando Lui non c’è. Silenzio assoluto nei minuti in cui Lui c’è.

Qual è il segreto che si cela a nemmeno un metro da dove adesso sto scrivendo?

Devo dare un’occhiata, prima o poi.

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