Ieri sono arrivato a Londra verso le 7 di sera e mi sono diretto alla casa della famiglia che mi ospita, ovviamente in taxi poiché era troppo complicato mettermi a vedere come arrivare data l'ora.
La casa si trova in zona 3, ma è a 200 metri dalla metro victoria line che mi porta a euston dove c'è la scuola d'inglese, quindi impiego solo 25 minuti per arrivare.
Oggi, come primo giorno ho fatto il test d'inglese per verificare il mio livello e quindi il requisito minimo per fare il corso ielts e non generale, requisito che, data la classe assegnatomi, è stato raggiunto.
Dopo i test, una lezione pomeridiana e alcune informazioni dateci ci hanno portato in un pub a bere della birra e farci socializzare.
Poiché necessitavo di una SIM inglese per avere traffico dati e poter usufruire della mappa in qualsiasi momento, ho preso la SIM della Lebra, un operatore che si appoggia a Vodafone e che per 15£ mi da traffico dati illimitato per 30 giorni. Si, ok, é un po' da pachistani come compagnia, ma è la prima che ho trovato e che costa poco. Unica pecca è che non mi fa utilizzare l'iPhone come hotspot...
Mentre il tizio del supermarket mi configurava il cellulare abbiamo chiacchierato e con nonchalance sono uscite due domande retoriche che vi riporto...
"Perché ti sei trasferito a Milano? Tanto lavoro non c'è neanche li"
"Cosa ci fai di una laurea in ingegneria se tutte le aziende italiane stanno fallendo?"
L'Italia è un bel paese però...
Tornato a casa, la famiglia ha cercato di uccidermi con un riso, dove l'aggettivo speziato non rende bene l'idea, ma per fortuna le verdure a lato del piatto mi hanno salvato... E per salvarmi con le verdure significa proprio che la situazione era precaria.
Ora direi che me ne vado a nanna che domani mattina ho lezione.
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