M5S e Lega Nord vogliono taglio diaria senatori a vita

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L’assemblea del Senato ha approvato con 257 voti a favore l’ordine del giorno che prevede un taglio diaria ai senatori a vita, con quest’ultima legata alle effettive partecipazioni dei senatori alle votazioni aula. L’ordine del giorno è stato presentato dal Movimento Cinque Stelle e ha ottenuto anche l’appoggio della Lega Nord e di alcuni senatori del Pdl. “La presidente Boldrini, nel suo discorso di insediamento, disse che avrebbe fatto della Camera l’esempio di taglio degli sprechi. In occasione dell’approvazione del bilancio abbiamo subito messo alla prova questa sua affermazione” ha detto Gianluca Pini, vicepresidente della Lega Nord. “Ci auguriamo che la presidente Boldrini dia immediatamente seguito all’impegno esplicito preso dall’Aula dato che ora, grazie all’iniziativa della Lega, non ci sono più scusanti né per i tagli né per ulteriori ritardi”. I senatori a vita quindi, non potranno più percepire una diaria “stabile”, ma questa dovrà essere legata alle loro effettive prestazioni lavorative, con la partecipazione ad almeno il 30% delle votazioni in aula, pena il taglio diaria. La stessa regola vale per tutti i parlamentari nel calcolo della parte variabile della loro diaria. Oltre a questo, il Movimento Cinque Stelle  punta ridurre l’indennità a 5.000 euro e un taglio diaria per un massimo di 3.500 euro. Il movimento di Grillo ha presentato diversi altri ordini del giorno su tagli alle spese di Palazzo Madama, compreso una “revisione delle attuali convenzioni tra il Senato e le compagnie aeree” e uno sul taglio dell’uso della carta per la stampa di documenti e resoconti.