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Marche da bollo: a cosa servono e dove comprarle

Da Raffa269

detrazione mache da bolloL’imposta di bollo è una imposta indiretta, dovuta in misura fissa o proporzionale, a seconda dei casi, che colpisce determinati consumi stabiliti dal DPR 642/72. Sono soggette ad imposta di bollo, ad esempio, le fatture e le ricevute fiscali esenti da IVA e inferiori a 77,47 euro (anche nel caso in cui l’esenzione derivi dall’appartenenza dell’emittente al regime dei contribuenti minimi), i conti correnti bancari e postali, al superamento di determinate soglie, le cambiali, la registrazione di contratti di locazione e tutti gli atti, i documenti e i registri indicati nell’allegato A del DPR numero 642 del 26 ottobre 1972, decreto che disciplina dettagliatamente l’imposta di bollo.

Come pagare l’imposta di bollo

Il metodo più semplice per pagare l’imposta di bollo consiste nell’acquisto delle marche da bollo presso un rivenditore autorizzato come potrebbe essere il calssico tabaccaio. Tuttavia, in molti casi, l’imposta di bollo può essere versata con modalità alternative.
I contribuenti che periodicamente utilizzano le marche da bollo possono richiedere l’assolvimento dell’imposta di bollo in modo virtuale, previa autorizzazione da richiedere all’Agenzia delle Entrate (si pensi ad esempio alle persone giuridiche che hanno l’obbligo di pagare l’imposta di bollo sui libri sociali o ai contribuenti minimi che devono applicare la marca da bollo alle fatture inferiori ai 77,47 euro).
Il contribuente deve effettuare una previsione dell’imposta da bollo da versare nell’anno corrente ed effettuare il versamento con modello F23. Nel caso l’imposta versata sia insufficiente (perchè, ad esempio, il contribuente ha emesso un numero di fatture o ricevute fiscali soggette ad imposta di bollo superiore rispetto a quanto previsto) è obbligatorio versare l’eccedenza entro il mese di gennaio dell’anno successivo. Nel caso opposto l’imposta di bollo versata in misura maggiore può essere utilizzata per ridurre l’importo da versare nell’esercizio successivo. I contribuenti che hanno richiesto l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate sono legittimati a richiedere il pagamento dell’imposta di bollo nei confronti dei propri clienti (gli intestatari delle fatture e delle ricevute fiscali, ad esempio).
I possessori (persone fisiche) di conti correnti bancari e postali con giacenza superiore ai 5.000 euro pagano l’imposta di bollo per un ammontare pari a 34,20 euro mediante addebito sul conto corrente, effettuato dall’intermediario finanziario che agisce da sostituto d’imposta. Stesse modalità di pagamento per le persone giuridiche ma in questo caso l’imposta di bollo ammonta a 100 euro.

Dove comprare le marche da bollo?

Le marche da bollo fisiche, da applicare materialmente su un documento, si acquistano presso i punti vendita autorizzati a vendere beni soggetti al monopolio (i tabaccai, ad esempio). A partire dal 2005 il punto vendita è in grado di produrre, in tempo reale, un’unica marca da bollo del valore desiderato, evitendo il disagio causato dal dover applicare su un documento una moltitudine di marche da bollo fino al raggiungimento del valore desiderato.
Per quanto riguarda l’imposta di bollo relativa alle cambiali, affinchè il titolo sia esecutivo è necessario acquistare nei punti vendita autorizzati i moduli bollati, cioè cambiali in cui è già incorporato il valore dell’imposta di bollo.

Sanzioni derivanti dal mancato pagamento dell’imposta di bollo

I soggetti che non assolvono all’obbligo di versare l’imposta di bollo vengono sanzionati con un importo pari ad almeno il 100% dell’omesso tributo oltre sanzioni ed interessi calcolati al tasso di interesse legale.

Deduzione fiscale delle marche da bollo e valori bollati.

Utilizzi delle marche da bollo
Ve le chiederanno nelle situazioni più classico, dall’acquisto di una casa alla richiesta di un certificato (l’altro giorno più di 20 euro per un certificato di stato libero….una follia) un esempio può essere l’imposta di bollo sulle auto oppure l’ imposta di bollo sui conti correnti bancari.


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