Match disagiati #12 - Undertaker vs. Big Boss Man

[ATTENZIONE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER PER CHI SEGUE IL MIO BELLISSIMO TOPIC SULL'ATTITUDE ERA]
Stanotte andrà in scena una nuova edizione di WWE Hell in a Cell, con ben due incontri nella gabbia infernale, e ci sembra giusto onorare questa ricorrenza parlando del suddetto match.
L'Hell in a Cell più brutto di sempre? Sì.
Il cage match più disagiato di sempre? Probabile anche questo.
Ma partiamo dall'inizio, dalle radici del disagio, le origini del male.
Undertaker era stato seppellito vivo da "Stone Cold" Steve Austin in un Buried Alive match, il 13 Dicembre '98, a In Your House 26: Rock Bottom. All'inizio del '99, quindi, tornò più cattivo che mai, formando la sua stable di merde disagiati chiamata Ministry of Darkness. L'obiettivo era quello di conquistare la WWF, per cui Taker prese di mira la Corporation facendo di Mr. McMahon il suo nemico capitale. Sappiamo che tutto ciò porterà a "It was me Austin... it was me all along!", in uno dei peggiori swerve (ma al tempo stesso uno dei più scioccanti, c'è da dirlo) nella storia del wrestling, ma prima il 'Lord of Darkness' tentò di rovinare la vita del Chairman. Quando cominciò a minacciare velatamente Stephanie, bruciando il suo orsetto di peluche...

...Vince decise che bisognava intervenire, quindi a WrestleMania 15 gli mandò contro... il fortissimo Big Boss Man! Chi altri, sennò? Undertaker, dopo un'annata pazzesca che lo aveva stabilito definitivamente al top (faide con Michaels, Kane, Mankind, Austin) seppur non vincendo mai il Titolo, andò ad affrontare un midcarder, tra l'altro già bollito da diversi anni. Quindi l'idea era già disagiata a prescindere, uno di quei match con su scritto "DISASTRO" a caratteri cubitali, chiaro come le sopracciglia di colui che aveva avuto questa magnifica idea (Vince Russo).
Arriviamo così al giorno fatidico. Uno svogliato Undertaker si libera di Boss Man in poco meno di 10 minuti, di fronte ad un pubblico orribilmente muto (erano entrambi heel, d'altronde). Non solo per l'interesse prossimo allo zero, ma anche perché solo 9 mesi prima si era assitito allo storico Undertaker vs. Mankind che nessuno, nessuno avrebbe mai potuto eguagliare. Men che meno Big Boss Man. Come se non bastasse, Michael Cole tira fuori la frase più disagiata della serata, ma cosa dico dell'anno: "L'Hell in a Cell è pericoloso perché vi si possono impigliare le dita dentro" (a cui il sempre mitico Jerry Lawler, grazie a dio, risponde con un'ovvia battuta).
L'imbarazzo comincia ad avvertirsi quando partono i cori "boring", e i due contendenti cercano di salvare il tutto con un paio di bladejob, ma la situazione è ormai irrecuperabile (lo era già da prima, come un feto nato morto). L'incontro si trascina stancamente alla fine mentre i due lati dell'arena fanno a gara su chi canti "boring" più forte, e la Tombstone arriva come una liberazione. 1-2-3, sospiro di sollievo.
Credete che sia finita qui? Ma ragazzi, su, è RussoMania: il vero disagio ancora deve cominciare! Nel post-match, i membri del Brood (Gangrel, Edge & Christian) vengono calati giù dal cielo e legano una fune al tetto della gabbia. A questo punto si comincia ad intuire l'atrocità che sta per andare in scena: Undertaker lega il cappio al collo del suo rivale, Paul Bearer tira su la gabbia con il telecomando e il povero Bossman finisce IMPICCATO!

Boss Man resta penzoloni per qualche minuto, finché non si spengono le luci e cala il sipario. Disagio TOTALE.

La cosa migliore è il commento di Cole tra lo scioccato e il disgustato, che torna perfettamente normale quando ci annuncia il segmento successivo. MENTRE BOSSMAN È ANCORA IMPICCATO!

Cosa dire, speriamo di assistere ad uno spettacolo migliore questa sera. Qualora lo vogliate, ecco il link per il disagio.
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