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Maybe Someday by Colleen Hoover

Creato il 21 aprile 2014 da Anncleire @anncleire

Maybe Someday by Colleen Hoover

“However, I’ve learned that the heart can’t be told when and who and how it should love. The heart does whatever the hell it wants to do. The only thing we can control is whether we give our lives and our minds the chance to catch up to our hearts.”

“Maybe Someday” è l’ultimo libro, uno standalone new adult, della mitica Colleen Hoover, l’autrice di “Hopeless” (Le coincidenze dell’amore) e “Slammed” (Tutto ciò che sappiamo dell’amore) e che mi ha sconvolto per la sua verità e allo stesso tempo mi è entrato nel cuore anche se io non lo volevo. Si tratta di una storia straordinaria e vera e di certo l’esperienza viene certamente moltiplicata con la musica di Griffin Peterson, che potete ascoltare sul sito dedicato alla soundtrack del libro. Non è facile finire il libro e restare indifferenti. La Hoover ha creato una storia veramente d’effetto che ti entra dentro e non ti molla.

A ventidue anni, l’aspirante musicista Sydney Blake ha una vita grandiose: è al college, ha un lavoro sicuro, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo, Hunter, e condivide l’appartamento con la sua buona amica, Tori. Ma tutto cambia quando scopre che Hunter la tradisce con Tori – e rimane sola a decider cosa fare della sua vita. Sydney diventa affascinata dal suo misterioso vicino, Ridge Lawson. Non può togliergli occhi di dosso o smettere di ascoltare il suono della sua chitarra quotidianamente mentre si trova fuori del suo balcone. Lei può sentire l’armonia e le vibrazioni nella sua musica. Ma c’è qualcosa di Ridge che Sydney non può ignorare: sembra che lui abbia finalmente trovato la sua musa. Quando il loro inevitabile incontro accade, si ritrovano presto con il bisogno di stare insieme in più modi diversi…

Dall’autrice bestselling numero uno del New York Times Colleen Hoover, un racconto appassionato di amicizia, tradimento e amore – e l’incantevole musica che ispira una giovane donna a rimettere insieme la sua vita.

Questo è un libro odiosamente bello, di quelli che leggi, ci imprechi contro, lo vorresti sbattere contro un muro e finisci per amare. Arrivare alla fine, gli ultimi cinque capitoli… E’ una storia stronza, è una storia che ti strazia il cuore, è il nuovo libro di una straordinaria narratrice che sa come parlare al cuore e come farsi odiare, amare e adorare in una stessa pagina. Non è una storia facile da leggere, bisogna iniziarla con la consapevolezza di dover raggiungere dei compromessi, che nonostante tutto c’è sempre un doppio modo di vedere le cose.

“A life of mediocrity is a waste of a life.”

Ed è questa probabilmente la verità più grande che ci lascia Colleen Hoover. Non si può lasciarsi andare, anche nel bel mezzo della tempesta si può e si deve prendere le armi in mano e affrontarla come meglio si può. E lo straccio di vita che leggiamo, che ci viene regalata alternando i punti di vista dei due protagonisti, è tutto fuorché mediocre. Se Sydney ha una vita sconvolta dalla fondamenta, Ridge soffre per altri motivi, non certo meno gravi, sicuramente più sconvolgenti. La sua vita è sempre stata una continua lotta, e ogni pezzo che aggiungiamo al mosaico che è la sua esistenza ne è la dimostrazione. Ogni volta che rivela qualcosa ci si rende conto che è un ragazzo coraggioso, sensibile ed eccezionale. In questo libro però ciò che conta davvero sono i sentimenti, le aspettative, la musica. Ed è la musica, in ogni sua sfumatura, fa da fil rouge a tutto il libro.

Ci sono momenti in cui non si può parlare, non si possono dire tante cose, dove in qualche modo devi lasciar parlare qualcun altro per te e allora, la musica diventa un mezzo di comunicazione potente e inverosimile che investe sia Sydney che Ridge. I due ragazzi si ritrovano concatenati l’uno all’altro, in modi che non avrebbero mai previsto.

“We try so hard to hide everything we’re really feeling from those who probably need to know our true feelings the most.”

Non sempre ciò che nasce come un incontro casuale e quasi senza un futuro resta bloccato nel reame delle possibilità. A volte, se una cosa deve succedere, succede, nonostante ci si sforzi di evitarlo. E allora Sydney e Ridge si ritrovano a combattere sentimenti che non si sarebbero mai aspettati, situazioni che si creano a prescindere e che in qualche modo restano inimmaginabili. E anche se virtualmente non succede nulla, anche se potrebbe sembrare che è tutto perfettamente integro e innocente, poi alla fine si verificano delle vere e proprie rivoluzioni.

“Words can sometimes have a far greater effect on a heart than a kiss.”

Non è facile fare i conti con dei sentimenti così inestimabili e preziosi che non hanno bisogno di gesti eclatanti ma solo di sguardi, di vita, di serate su un pavimento con una chitarra in mano e il bisogno spasmodico di scrivere. Ci sono solo due ragazzi che condividono lo stesso amore per la musica che si trovano e si vivono. Non ci sono mezzi termini, non ci sono episodi scontanti, è tutto un crescendo di amore e vita che non lascia nulla per scontato. Ridge e Sydney sono gli inconsapevoli protagonisti di una storia che è vita vera, di un racconto che potrebbe succedere e portarti via tutte le tue certezze.

Ridge, allora, lotta, lotta contro il suo cuore, la sua mente, le sue mani e le sue incompatibilità per avere solo un desiderio, un desiderio che è totalmente irrealizzabile.

“Never in all my life and in all my years of living in a world of silence have I wanted to hear something as much as I want to hear her sing right now. I want to hear her so bad it physically hurts.”

Non sono solo i protagonisti a rendere la storia meravigliosa, ma anche i personaggi secondari che aggiungono nuove sfumature ad una vicenda che ha dell’incredibile. A partire da Bridgette, la coinquilina pazza, che sembra sempre fare la cosa più assurda, ma che alla fine si rivela incredibilmente sincera. Poi insomma c’è Maggie, adorabilmente unica, impossibile da odiare, che entra subito nel cuore dei lettori, nonostante tutto. Ci sono dei personaggi che hanno dei ruoli difficili, eppure, in un qualche modo assurdo ti entrano dentro.  E come dimenticare Warren? Io l’ho adorato dal primo momento in cui compare. Generoso, divertente, irriverente, così protettivo nei confronti di Ridge, ma allo stesso momento capace di mettere tutto in discussione e di farsi in quattro pur di aiutare gli amici in difficoltà. Warren è davvero l’amico che vorresti al fianco per tutta la vita, soprattutto quando ti ricorda che:

“Sometimes in life, we need a few bad days in order to keep the good ones in perspective.”

La maggior parte delle scene si svolge nell’appartamento di Ridge, eppure non mancano alcuni luoghi chiave, come il balcone su cui il ragazzo suona. L’ambientazione resta molto vaga, ma ciò che conta davvero, in fondo, sono i sentimenti tra Ridge e Sydney, che scoppiano repentini e spettacolari, come dei fuochi d’artificio.

Il particolare da non dimenticare? Un vestito blu…

But I must confess my interest
The way that you move when you’re in that dress
It’s making me feel like I want to be
The only man that you ever see

Meravigliosamente crudo e assolutamente magico, “Maybe someday” è un libro che non si dimentica, e anche se alcune tematiche vanno contro tutto ciò in cui credo, pure la Hoover mi ha conquistata, con il suo stile semplice, le sue frasi ad effetto, la sua elaborata meraviglia. Una storia destinata a lasciare il segno nei lettori, io ancora non sono riuscita a superarla.

Vi invito a guardare il book trailer del libro, con la colonna sonora di Griffin Peterson, perché è spettacolare. 


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