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Mediaset diffama le Femen

Creato il 30 gennaio 2012 da Marypinagiuliaalessiafabiana

Capita molte volte che mi devo occupare di una cosa e poi spunta un altro episodio gravissimo accaduto sempre in tv, ma sulle reti commerciali. La mediaset usa il nome del movimento Femen in modo che nessuno obiettasse sul fatto di far spogliare integralmente alcune ragazze durante la trasmissione di Chiambretti- che abbiamo definito più volte come una vera merda sessista- strumentalizzando e calunniando il movimento che sappiamo in questo periodo non se la passa bene poichè alcune attiviste sono state arrestate per aver manifestato.

Hanno agito come i cosiddetti clonatori di pagine Facebook che strumentalizzano i nostri nomi per crearsi pagine antifemministe. Infatti giunge dalla pagine delle sostenitrici del movimento un comunicato che smentisce che si trattava di simpatizzanti  Femen:

NON ERANO Femen! Ieri sera molti utenti hanno postato qui sul gruppo di aver visto le FEMEN allo spettacolo di Chiambretti. Si sono sollevate questioni circa la loro partecipazione ad un programma poco sensibile alle tematiche che questo gruppo vuole affrontare, così come circa l’immagine che hanno fatto passare – quella di isteriche senza alcun genere di controllo. FEMEN NON HA MAI PARTECIPATO …A QUEL PROGRAMMA Nè HA MAI SOTTOSCRITTO CHE ALTRI POTESSERO USARE IL LORO NOME! La confusione si è generata allorquando le ragazze hanno accordato di partecipare al programma,tempo fa. La trasmissione doveva essere registrata il pomeriggio dello scorso sabato 29 gennaio ma alla redazione è giunto il messaggio della loro disdetta: la polizia svizzera le aveva trattenute dopo una loro manifestazione a Davos. (per maggiori informazioni : http://www.facebook.com/photo.php?fbid=226699530750081&set=a.226699187416782.56835.170014293085272&type=1&permPage=1 ; RAI NEWS: http://www.youtube.com/verify_age?next_url=%2Fwatch%3Fv%3DwHm7SjQ2E8o ; GIORNALETTISSIMO : http://www.giornalettismo.com/archives/193993/seno-nudo-contro-i-gangster-del-capitalismo/ ; ABC NEWS: http://abcnews.go.com/International/slideshow/ukrainian-female-group-femen-protest-topless-15468165 ) E’ evidente che, per supplire alla mancanza di ‘tette’, Chiambretti abbia optato per una falsa quanto costosa ”rappresentazione” di ciò che le FEMEN fanno per motivi ben diversi con lo scopo di accontentare lo spettatore medio e superficiale: le donne si indignano (ipocritamente) e gli uomini sbavano. QUESTA è VERA DIFFAMAZIONE. FEMEN NON SI ‘SPOGLIA’ Nè SI ‘DENUDA’: FEMEN MANIFESTA. La scelta del topless ha motivazioni serie quanto complesse e solo Chiambretti, fiore all’occhiello di una televisione morbosa, poteva assurgere al compito di moralizzatore! Non credete a ciò che vedete! Non credete a Mediaset e alla donne di plastica! FEMEN è qualcosa di diverso e di molto più profondo! Chi non riesce a vederlo è degno di capire solo le ‘tette’ che tocca.

Non bastava la martellante mercificazione del corpo femminile offerta dal panorama televisivo, pubblicitario, dappertutto, ma sono arrivati dove pensavamo fosse impossibile: diffamare i movimenti femministi e farli apparire ridicolizzati, strumentalizzati e asserviti, oggetto di voyeur diversamente dagli obbiettivi del collettivo. I toni della puntata sono  decisamente antifemministi e i siparietti assomigliano a quelli di Colpo Grosso o al Drive-In. Possiamo immaginare ora quanti giornali si sono bevuti la farsa e stanno contribuendo a diffamare il movimento ucraino. La tv è sempre più esplicitamente maschilista, ci sono voluti vent’anni per manipolare le donne affichè accettassero di essere trattate come oggetti come fosse una cosa normale, per portarle a non accorgersene nemmeno che ormai il maschilismo veicolato dalle stesse reti è esplicito. Questo fatto ricorda tantissimo la messa in onda del contro-documentario di Lorella Zanardo realizzato dalla redazione di Striscia la Notizia usando volto e parole dell’autrice de il Corpo delle donne per diffamare lei e la stampa progressista. Spero che qualcuno comunichi al movimento ucraino questo vergognoso episodio. Mary


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