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Meeten Nasr su RADICI DELLE ISOLE

Da Narcyso

IL SEGNALE N. 90
Meeten Nasr su RADICI DELLE ISOLEuna recensione a RADICI DELLE ISOLE di Meeten Nasr, generosissima, forse più di quanto mi meriti. Lo ringrazio, unitamente a Pancrazio Luisi per l’attenzione.
Sul numero 89 sempre della rivista, sono usciti anche dei miei inediti.

***

Un’avventura, la si potrebbe definire, questa di un poetante e quasi leggendario insegnante di scuola elementare che lascia la natia Sicilia e si fa navigatore diuturno del già affollatissimo etere del Nord. In altre parole si tratta di Sebastiano Aglieco, scrittore di vasta e varia cultura letteraria e specialmente poetica (poeta pure lui, come di recente confermato su questa stessa rivista – “Il segnale” n. 89 pp. 43-45) – che nel 2006 ha deciso di impugnare il mouse e di dar vita in internet a un blog che vantava lo stesso titolo visionario e un po’ enigmatico del presente volume ora presentato come impegnativo assemblaggio di prose critiche. In due anni, cioè fino al 2008, ben cento raccolte poetiche (se ne veda l’elenco a p.201) sono passate attraverso questo screening e ora si affollano, implementate da commenti e diversivi, in queste dense pagine. Cento poeti dunque (di cui circa un terzo abbastanza noti agli addetti ai lavori, gli altri ancora in marcia nel deserto dell’editoria minore) si sono così confrontati col retroterra culturale e fantasmatico e coi criteri di giudizio di questo traboccante intellettuale meridionale fattosi padano. “Fu vera gloria?” verrebbe voglia di chiedersi sfogliando pagine dense di attivismo intellettuale ma anche di acutezze (agudezas, in spagnolo) della cultura letteraria in questi nostri tempi del “gremito” come direbbe Giancarlo Majorino. Che questa rassegna inglobi anche parecchio materiale transitorio appare inevitabile, ma la diversa attenzione e la varia qualità di commenti ai testi degli autori fanno bene intendere quali siano, al di là della generale cortesia e dell’attenzione che Sebastiano sempre di-spiega, le imprese poetiche più significanti e condivise. Insomma, più che a giudizi e sentenze, siamo di fronte a un magma incandescente di convivialità letteraria al cui calore i ruoli di lettore, di critico, di scrittore e di poeta si trasfondono in un arricchimento di valori culturali. E sono probabilmente le leggi del blog quelle che, offrendo all’estensore libertà e immediatezza di parola, consentono di individuare e premiare stimoli, e anche azzardi comunque altamente positivi. Così, per esempio, poeti diversi, rari e personalissimi come Roberto Cogo e Lorenzo Gattoni vengono qui presentati, correttamente apprezzati e valutati già nelle prime pagine di questo volume mentre Corrado Bagnoli si guadagna subito ben otto pagine di attenzione con la sua “Scatola dei chiodi” definita “grande riflessione nel corpo stesso delle parole”. Ma certamente alle recensioni si aggiungono anche esercizi di valida sintesi come l’ispirata ma ardua riflessione sul “macrotesto” (pp.80-85) che dai nudi maschili di Picasso e dal pensiero di Hillman e attraversando i testi poetici di Giancarlo Pontiggia e di Pasquale Di Palmo giunge al mito del “senex” e del “puer” col dio Horus, il falcone, che posandosi sul balcone della finestra di un bimbo lo predispone a sopportare la futura morte del padre.

Meeten Nasr


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