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Mentre cala il dollaro P&G, Cisco e McDonald’s i migl...

Da Pukos
Mentre cala il dollaro P&G, Cisco e McDonald’s i migl...

Mentre cala il dollaro

P&G, Cisco e McDonald’s i migliori. Microsoft, Pfizer e Ibm sul fondo. Sul Nasdaq sale il comparto gaming mentre crolla Alexion Pharma dopo una acquisizione.

Dopo esser scesa per gran parte della seduta Wall Street trova nuovi compratori nell’ultima ora di contrattazione, rimane naturalmente in territorio negativo, ma perlomeno limita i danni.

Ovviamente non sono stati i dati macro negativi ad influire sull’andamento delle Borse statunitensi, anzi. E’ risultato inferiore alle attese il numero di posti di lavoro creati dal settore privato in aprile, ed è nettamente diminuita la produttività (-1,9%) nel primo trimestre, anche se occorre dire che le attese non si scostavano di molto (-1,8%).

L’inizio delle contrattazioni avveniva comunque in territorio positivo, ma immediatamente scattavano i realizzi visto che la Yellen ha detto senza mezzi termini che “le valutazioni dei titoli azionari sono in generale piuttosto elevate” aggiungendo inoltre che i tassi a lunga potrebbero innalzarsi in maniera rilevante nel momento in cui la Fed comincerà la politica monetaria più restrittiva.

Obiettivamente la Presidentessa della Fed non ha detto nulla di sorprendente, anzi, proprio le cose più scontate del mondo, ma dato che non siamo abituati a sentirle dire hanno avuto il loro effetto.

Poi, sul finire della seduta, forse qualcuno ha pensato che non era il caso di esagerare ed abbiamo assistito a qualche ricopertura. Ed allora tutti i tre maggiori indici di Borsa statunitensi hanno limitato il ribasso entro il mezzo punto percentuale.

Intanto, con questa storia, il cross Eur/Usd è tornato a quota 1,135 sono livelli che non vedavamo dal mese di febbraio ed allora dopo che per un paio di volte quota 1,10 era risultata una barriera ora è stata nettamente sfondata, quindi possiamo tranquillamente affermare che la guerra delle valute è ripresa e gli sviluppi, d’ora in poi, non saranno facilmente prevedibili.

Un altro fronte di battaglia si riapre, insomma motivi per stare all’erta non ne mancano.

Dow Jones (-0,48%) qualche titolo che ha fatto segnare un rialzo c’è stato, anche se i guadagni sono rimasti comunque risicati, sul podio troviamo Procter & Gamble (+0,41%), Cisco Systems (+0,28%) e McDonald’s (+0,27%)

Differenti, per entità, i ribassi, sul fondo troviamo: Microsoft (-2,77%), Pfizer (-1,93%) e IBM (-1,75%).

S&P500 (-0,45%) svetta Philip Morris (+1,28%) davanti a Devon Energy (+1,25%) ed Occidental Petroleum (+1,02%)

Crolla al minimo dell’anno Allstate (-3,84%), terzo ribasso di fila per Hewlett Packard (-1,99%) e scende di nuovo Exelon (-1,70%).

Nasdaq (-0,40%) gran balzo di Expeditors Int. of Washington (+3,00%) anche se occorre sottolineare che la chiusura è avvenuta ad una grande distanza dal massimo di giornata, sale anche Activision Blizzard (+2,16%) dopo che la concorrente Electronic Arts ha annunciato una trimestrale nettamente superiore alle stime, quindi Fiserv(+1,82%) al termine di una giornata estremamente volatile

Crolla Alexion Pharma (-8,03%) dopo aver annunciato l’acquisto di Synageva BioPharma (che ha guadagnato il 113%!!!) per 8,4 miliardi di dollari, un prezzo considerato eccessivo dal mercato. Scendono ancora Verisk Analytics (-2,71%) e Mylan (-2,52%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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