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Mi presento, sono She.

Da Sgruntreviews
Salve a tutti!Innanzitutto, ringrazio Ella per avermi accolto in questa grande famiglia, e comincio con il presentarmi.Premetto un difetto che chi mi leggerà potrebbe notare: ripetitività.Chiedo perdono fin da subito se leggendomi troverete delle ripetizioni, purtroppo spesso non riesco a farne a meno per farmi comprendere a pieno.Detto questo, mi presento in due parole: mi chiamo Valentina, ho 18 anni e mi firmerò She.Mi ritengo una persona con molte passioni, ma con nessun talento. Amo la musica, ma non suono seriamente uno strumento da anni, e l'unica che conosce la mia voce è la mia doccia; amo il cinema, ma non ho mai pensato di applicarmi; amo l'arte, ma non so dipingere, né tanto meno disegnare. L'unica cosa che mi riesce sono omini stilizzati. Amo leggere, ed amo scrivere. Scrivo per trasporre le mie emozioni, per poter prendere un foglio bianco, gettarci un po' di inchiostro nero e riconoscermi in quelle righe.
Non ritengo la mia scrittura eccezionale, al contrario, ma è forse l'unica cosa in cui mi applico veramente.Detto questo, io mi occuperò di recensioni di libri fantasy, ma essendo un'amante della letteratura, potrei anche cimentarmi in qualcosa di più classico, magari qualche romanzo preso dalle mie lezioni.Per presentarmi, vi lascio dunque le parole di un mio compito in classe (si, sono ancora una liceale), nelle quali esprimo il mio personale parere sulla lettura, con un accenno alla mia biblioteca personale.Spero di non annoiarvi, ringrazio tutti coloro che arriveranno fino all'ultima parola.

"Una delle cose più incredibili che possa accadere ad un lettore è quella di immergersi completamente nella storia che sta leggendo, essere psicologicamente coinvolto in ogni singola sfumatura del libro.Personalmente quando leggo un libro e non sono coinvolta, è difficile per me continuare e spesso non li finisco nemmeno.Leggere è un hobby che non riguarda tutti, è molto soggettivo ed ogni persona legge un libro a modo suo, nella sua personale chiave di lettura.La storia è sempre la stessa, i personaggi sono esattamente gli stessi, ma ognuno vede qualcosa di più o qualcosa di meno di altri. A volte quando parlo con un'amica di un libro che entrambe abbiamo letto, scopro che mi sono persa qualcosa, e questo spesso accade perché ero talmente coinvolta dalla storia che volevo continuare e vedere come andava a finire, e quindi non avevo prestato troppa attenzione alle sfumature.E' un peccato perché sono proprio queste le cose che spesso ci perdiamo anche nella realtà, e non capiamo nemmeno quanto esse valgano.Rileggere un libro è un'esperienza simbolica perché in questo modo si ha l'opportunità di focalizzare l'attenzione sui particolari che si sono persi la prima volta.Se paragoniamo la nostra vita ad un libro, scopriamo quale è la grande differenza fra esse: non potremo mai "rileggere" la nostra vita per goderci le cose che abbiamo dimenticato di "vivere", come invece si può fare con un libro.Le persone dicono "la vita non è un libro" perché nei libri troviamo la magia, strane creature e storie impossibili di ogni genere ma non è questo che conta realmente.Una creatura magica potrebbe essere esattamente come noi se consideriamo cosa c'è dentro di lui e non quale sia il suo aspetto, o quali siano i suoi poteri magici.Per esempio possiamo guardare al mostro che creò il dottor Frankenstein: è alto, con molte cicatrici ed un aspetto terribile, ma è davvero così diverso da un essere umano?Perché dovremmo averne paura? Perché non possiamo credere che lui possa avere le nostre stesse emozioni? Questo mi fa pensare ad uno dei miei libri preferiti: Non Lasciarmi di Kazuo Ishiguro.Una delle domande più significative che uno dei tre principali personaggi ha, Kathy H., riguarda le differenze che lei ha rispetto agli esseri umani.Lei è un clone, come tutti gli studenti di Hailsham, "un college speciale per ragazzi speciali", e il suo destino è quello di donare i suoi organi vitali per salvare le altre persone attraverso alcune donazioni.Prima che lei faccia la sua prima donazione, si pone un'ultima domanda che rimane senza alcuna risposta. Questa domanda riguarda la sua breve vita - perché lei ha solo 31 anni (?) - e riguarda il modo in cui l'ha vissuta. Si chiede se lei e gli altri ragazzi del college abbiano veramente vissuto la loro vita e realizza alla fine che non è così diversa dalle persone da cui loro provengono.Questo libro mi ha fatto pensare all'importanza di vivere ogni giorno e di non dare nulla per scontato perché la vita è breve e non possiamo essere certi di cosa accadrà in futuro. Dobbiamo vivere la nostra vita e non lasciare che sia lei a viverci."Questo per presentarmi con qualcosa di personale.

Alla prossima.
Mi presento, sono She.
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