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Michael Zager – C’era una volta la discomusic 28

Creato il 22 dicembre 2012 da Marvigar4

 

  

M
ichael Zager, nato il 3 gennaio 1943 a Passaic nel New Jersey, si formò come musicista iniziando a studiare giovanissimo il violino, poi il clarinetto, il sax, altri strumenti a fiato e successivamente le tastiere. Incoraggiato dalla zia, che fu membro della Girl band The Chordettes molto popolare in America negli anni ’50, Michael Zager si avvicinò al jazz e cominciò a suonare intrattenendo il pubblico durante i matrimoni, nei locali ecc.. Dal 1968 fino al 1973 fondò e fece parte della band Ten Wheel Drive, suonando le tastiere e il clarinetto, pubblicando quattro album e qualche brano abbastanza apprezzato pur senza ottenere riscontri commerciali eclatanti. Accortosi del crescente successo della musica da discoteca, Michael Zager creò una casa di produzione insieme a Jerry Love, proveniente dalla A&M Records, e con gruppi quali Michael Zager & The Moon Band e Love Child Afro-Cuban Blues Band pubblicò diversi dischi raggiungendo buone posizioni nelle classifiche della Billboard Disco Chart. Ma il vero grande successo di Michael Zager giunse agli inizi del 1978 con un pezzo che passerà sicuramente alla storia come uno dei brani da discoteca più famosi e ballati in tutto il mondo, Let’s All Chant, scritto, arrangiato, prodotto e pubblicato verso la fine del 1977 insieme a Alvin Fields sotto la dicitura Michael Zager Band. Il disco vendette oltre 5 milioni di copie e il 18 febbraio 1978 raggiunse il 1° posto della classifica Hot Dance Club Play. Il mitico Oh Oh con cui si apre Let’s All Chant ancora oggi è ricordato come uno dei marchi distintivi di tutta la discomusic. Dopo questo hit, che è rimasto anche l’unico della sua band, Michael Zager ha continuato a produrre, comporre, arrangiare musica per spot pubblicitari, colonne sonore cinematografiche, sigle televisive, altri gruppi e cantanti solisti di successo, tra l’altro a lui si deve la scoperta e la valorizzazione di una giovanissima Whitney Houston.

© Marco Vignolo Gargini



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